L' OPINIONE AUTONOMA

QUELLA DONNA


 Quella donnaQuella donna,quella mammaChe ogni giorno si rassegna,Che subisce e non si lagna,Che "incassa" e non si sdegna.Con quei lividi sul volto,Con le scuse da inventare.Con quell'uomo da" accudire"Con quel mostro da amare.Lui si sfoga,poi gli passaE ti dice che ti ama:"Te lo giuro,mai più succederà!"Così gli schiaffi son carezze,Son sorrisi i denti stretti.Gli artigli che ti avvinghiano.Son braccia che ti stringono.La donna che subisceS'illude che sia vero.Non sa la sua condanna,Pensa che sia sincero.Gli occhi tuoi di terrore,Beffardo il suo sorriso,Le tue mani giuntePer proteggerti il viso.Sotto una luce tetraUna lama che brilla,Lucida freddezzaDeturpa la bellezza.Feroce esecuzione,Pena da scontare:Qual è l'orrenda colpa?La condanna è esemplare!Non c'è nessuna colpa,Né pena da espiare.C'è soltanto un" uomo piccolo"Che vuol prevaricare.Le donne non sono oggetti,Né strumento di piacere.Son creatura d'amare,ma non da possedere.