L' OPINIONE AUTONOMA

Le mani pulite


 Gli albori di tangentopoli. Gli intrallazzi, la compravendita di voti, le tangenti, i voti di scambio. È questo il contesto in cui vive Angelino, il protagonista del romanzo. Angelino Spanò è un maestro di scuola di umilissime origini che sogna il riscatto sociale per sé e per il proprio paese profondamente arretrato. Per arrotondare il modesto stipendio di maestro, compra la quota di un frantoio e toglie il monopolio a Nino Storno che da sempre si occupa della molitura delle olive di Annibale Bianchi, un ricco proprietario della città di Nebros, nella valle Rosmarino, incastonata tra i monti Nebrodi in Sicilia. Nino storno è un politico influente, pezzo grosso della democrazia cristiana nonché sindaco del paese, si crede intoccabile e non gradisce il gesto di Angelino. Tra i due e nasce un profondo rancore e quando Angelino decide di mettersi in politica per diventare sindaco del paese, lo scontro si fa aspro. L'impresa non è facile. Angelino a tutti contro: i democristiani, la chiesa, i massari, gli imprenditori e tutti quelli che votano, non per convinzione politica ma per tradizione. Dopo anni di lotta politica, Angelino si allea con i comunisti, vince le elezioni e diventa sindaco del paese. Dopo la gloria però arriva la disfatta. Esce dalla scena politica, ma dopo anni di egemonia democristiana, Angelino si rimette in politica, si allea sempre con i comunisti e ridiventa sindaco del suo paese, ma la sua troppa ambizione sarà la sua rovina.