maestrapiccola

Il giorno zero


Ieri finalmente Aicha consegna il modulo di correzione della sua dieta della mensa in cui dopo anni di errori(i genitori avevano scritto che non poteva mangiare nè carne, nè pesce, nè formaggio nè uova perchè sono mussulmani) scrivono che deve evitare solo ogni tipo di carne e il resto va bene. Così Aicha può salutare i soliti ceci di secondo che rimanevano comunque tristi nel piatto e sentirsi parte di una classe che mangia. Oggi Aiche entra in ritardo di due ore a scuola accompagnata dal papà.Arriva in classe festante, salta di gioia e sventola un libretto blu."Maestra io contenta! Io felice!""Cosa è successo?""Io italiana oggi, guarda! Io adesso italiana, guarda!"Mi mostra il libretto blu che in lettere dorate porta scritto:La costituazione italiana.Da oggi è italiana.E' felice, salta di gioia.E' piccola, mi chiedo cosa abbia capito, cosa provi.Dopo i festeggiamenti si mette a leggere il suo libretto.Mi chiedo cosa possa capire con il suo malfermo italiano, ma è assorta e concentrata."Perchè sei così felice di essere italiana?""Perchè bello, io italiana!"Capisco che è la felicità dei suoi genitori, dei sacrifici, della fatica, del duro lavoro, della lontananza.E' la felicità ultima che arriva dopo tutto quelo che è costato ai suoi genitori in termini di vita e scelte. Non può che esserlo anche lei, ha respirato che era il fine ultimo, lo scopo di una vita, la vita di una famiglia.La guardo, ridono gli occhi scuri che tradiscono il suo non essere italiana anche se lo è.E' bella come non lo sono le italiane anche se lo è.E' vera come un neologismo.Si avvicina sempre con la costituzione stretta in mano:"E poi è bello io italiana perchè adesso posso mangiare pesce!"