maestrapiccola

....semplicemente bella...una descrizione degna di nota. scacco matto

Grazie davvero per il tuo intervento.

Questa mattina diciassette migranti sono morti di freddo su un gommone a 150 miglia a sud di Lampedusa. La Storia di Saloua è stupenda nella sua drammaticità. "Non servono parole per perdersi nei pensieri che le hanno fatto scegliere di aiutare chi è in difficoltà." L'epilogo è anche merito di chi pratica la missione di educatore, nonostante le difficoltà strutturali del nostro sistema scolastico. L’atto di accogliere passa dalla storia da te narrata ai CPSA, ai CARA, ai CIE e si intreccia con i recenti fatti di cronaca giudiziaria sul grande affare dei centri d'accoglienza e della "Mafia Capitale". Chiudo il mio intervento riportando uno stralcio di un ben più articolato commento all'Art. 15 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, a firma del Prof. Antonio Papisca, titolare della Cattedra UNESCO "Diritti Umani, Democrazia e Pace" presso il Centro Interdipartimentale sui diritti della persona e dei popoli dell'Università di Padova. "Con l’avvento del Diritto internazionale dei diritti umani, fa per così dire irruzione sulla scena delle tipologie giuridiche la cittadinanza universale, ovvero lo eguale status di “tutti i membri della famiglia umana’ con corrispettivi ruoli da esercitare dentro e fuori degli stati di appartenenza ‘anagrafica’. Dal punto di vista giuridico-formale e naturalmente storico, le cittadinanze nazionali precedono la cittadinanza universale. Oggi, possiamo e dobbiamo parlare di cittadinanza plurale. Questo comporta la ridefinizione, meglio la ricostruzione del concetto di cittadinanza in quanto tale." Luigi

Per evitare che altri bambini, magari con genitori meno attenti, possano "incappare" in queste due brave maestre, potrebbe essere utile, diffondere la notizia con nomi e cognomi (e luoghi). Se poi altri genitori spostano i loro figli in altre scuole, e poi altri ancora, forse anche il dirigente si farà coraggio e farà il suo dovere!

che storia... Penso che si debba cominciare a creare una coscienza e a parlarne di più. ciao ciao

Purtroppo se ne sentono tante, ma sono sempre i bambini a dover subire o andarsene perche' nessuno espelle le maestre, ancora non capisco xke' la dirigenza preferisce difendere i cattivi maestri e condannare i bambini alla sofferenza. Una bambina che conosco si e' tenuta dentro un anno di vessazioni e il tutto e' uscito fuori solo in anestesia per un piccolo intervento, in quello stato ha parlato di tutto e i medici che hanno sentito hanno avvertito i genitori che hanno provato a riportare gli avvenimenti alla direzione della scuola ma hanno trovato un muro di gomma, o la bambina si faceva la corazza o poteva andarsene perche' li funzionava cosi'.....x fortuna se ne e' andata anche se cambiar scuola voleva dire x i genitori portarla tutti i giorni molto piu' lontano....ma da allora e' rinata, anche se certe ferite le rimangono dentro anche se piu' serena tante insicurezze e fragilita' rimangono ad accompagnarti x la vita e il rimorso di un genitore di non aver capito la gravita' della cosa e' grande

Ci sono disagi dei primi giorni di scuola che a noi genitori dicono essere "normali" per il passaggio. Altri che invece andrebbero letti propriamente e con la sensibilità di chi conosce il proprio figlio. Il problema è che sui genitori fanno ricadere responsabilità di eccessiva apprensione, luoghi comuni come "una volta le decisioni delle maestre erano rispettate" ecc., caricandoci di dubbi. Forse noi genitori dovremmo essere più istintivi...O forse no...Purtroppo non esiste un manuale da seguire! Grazie, maestrapiccola.

ti ringrazio ciao

ho scoperto il tuo blog questa estate. Ti auguro un buon inizio e aspetto i tuoi prossimi post che sono in grado di offrire sempre uno spunto di riflessione sui nostri bambini.

Ti ringrazio molto!