Messaggi di Ottobre 2014
Le maestre dicono cose che si tramando da generazioni per tradizione orale ma varrebbe la pena pensarci prima. Caso tipico che si deve affrontare almeno una volta alla settimana. Il bambino X dice al bambino Y di fare una cosa non buona. Y la fa mentre X se la svigna e quando Y viene beccato dice che è stato X a dirglielo e lui non c'entra. E qui l'adulto dice: "...e se X ti dice di buttarti dalla finestra tu lo fai?" Paolo bello sguardo è l'uomo Y e ha fatto la sciocchezza, io sono la maestra a quell'ora stanca che dice sempre la cosa che dicono da generazioni: "...e se Walter ti dice di buttarti dalla finestra lo fai?" E lui che ha un disturbo di comprensione verbale e che non capisce il linguaggio figurato, i modi di dire, le frasi complesse mi risponde seriamente senza battere ciglio: "Se c'è una piscina sotto sì! Sarebbe bellissimo fare un tuffo così!" In tanti anni nessuno aveva mai risposto sì. Ho cominciato a ridere, gli ho stretto la mano, gli ho fatto i complimenti per la risposta intelligente e sincera e gli ho augurato di trovare un giorno una piscina per fare un grande tuffo.
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Lo stato italiano ci chiede la nostra opinione sulla futura riforma della scuola. Abbiamo la possibilità di dirla compilando un questionario molto dettagliato, secondo me è cosa buona e giusta esprimere il proprio parere (entro il 15 novembre). Ecco dove:
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Bambini che, durante la settimana, dopo 8 ore di scuole hanno altri compiti da fare? Bambini schienati dai compiti nel fine settimana? Ma che infanzia è? Ma dov'è il tempo per giocare sul pavimento di casa a tutti i giochi del mondo mentre fuori scende la sera? Cosa stiamo facendo ai nostri bambini? Negare loro il tempo per il gioco per me è violenza. Il gioco è sacro e, a mio rischio e pericolo, dico che vale più della scuola. Penso che i bambini debbano avere la possibilità di giocare inventando giochi liberi, non strutturati e senza nessuno che li osserva in continuazione. Un bambino che gioca è un bambino felice. Se un bambino non gioca chiediamoci il perchè.
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Mantra: un sostantivo maschile che indica, nel suo significato proprio, il "veicolo o strumento del pensiero o del pensare", ovvero un' "espressione sacra, una formula indirizzata per credere che tutte le operazioni siano venute giuste. Credo nell'autocorrezione, io ti segnalo dove non va e tu correggi da solo, non sono io che correggo te che in un secondo chiudi il quaderno e ti sei dimenticato di tutto. Questo presuppone altro lavoro e, dove si può, chiunque per natura tende a faticare il meno possibile. Pietro, sottovoce, le mani giunte, gli occhi a mezz'asta, mentre io scorro le sue sottrazioni: "Dì che vadino bene-dì che vadino bene-dì che vadino bene-dì che vadino bene-dì che vadino bene-dì che vadino bene-dì che vadino bene-dì che vadino bene-dì che vadino bene-dì che..." |
Post n°998 pubblicato il 20 Ottobre 2014 da maestrapiccola
La tensione verso una cosa è molto più importante del suo raggiungimento. Quello che si prova durante la corsa non ha nulla a che vedere con quello che si prova all'arrivo. Nel tragitto, nell'andare verso, c'è un potere creativo elevato, un'attesa carica di speranze, sogni che fanno andare avanti l'umanità da secoli.
"Allora bimbi avete visto come siete stati bravi?! Conoscete tutti i numeri fino a cento!" Ma lei tende verso l'ignoto, lei anela di andare, di liberarsi in questo mondo magico che è la matematica: "Dopo il cento facciamo anche l'infinità?"
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Sciopero è una parola adulta. Per i bambini è come dire primavera-fragola-libellula, ma senza avere un significato che conoscono. La sentono usare anche molto spesso, ma rimangono più interessati al suono che al senso. C'è stato sciopero della mensa e ognuno ha portato il pranzo da casa. All'ora X, tutte le mamme sarebbero state protagoniste fra i bambini. C'era grande eccitazione nell'aria. Alle 10.21: "Maestra, quando mangiamo lo sciopero?" |
Post n°996 pubblicato il 13 Ottobre 2014 da maestrapiccola
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Post n°995 pubblicato il 09 Ottobre 2014 da maestrapiccola
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Post n°994 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da maestrapiccola
Un appello. Chiaro. Senza esitazione, forte e fragile insieme, a mostrare un percorso a svelarne le fatiche. Un naturale richiamo verso la progressione, verso il sapere a cui l'uomo anela dai tempi dei tempi. Sia esso urlo o sussurro, poco importa, importa solo che ci sia qualcuno teso al suo ascolto: "Maestraaaa, non sto capiscendo!"
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Post n°993 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da maestrapiccola
Non può un bambino bravissimo cambiare scuola perchè le maestre non lo capiscono, arrivare in un'altra scuola e finalmente tornare a vivere. Riprendere a disegnare, sorridere, far scomparire i tic e riprendere a dormire di notte. Le maestre nuove non si capacitano della fortuna che hanno avuto ad avere questo nuovo alunno. Dopo che è andato via lui, altri sei hanno avuto il coraggio di fuggire. I miei complimenti ai genitori che hanno capito quello che un dirigente e altri colleghi fanno finta di non vedere. Per quel bambino, il trauma non sarà stato troppo grande perchè ha avuto di fianco dei genitori che hanno saputo capire e leggere il disagio del loro figlio e salvarlo dalla morte interiore. Stava davvero morendo grazie a due maestre che non amano il loro lavoro. Grazie a un dirigente che non sa prendere decisioni forti, le due colleghe sono ancora a piede libero e rischiano di fare danni seri ai bambini. La scuola è dell'obbligo, ma, per fortuna non siamo obbligati a stare dove si sta male. Se un bambino non va volentieri a scuola è un sintomo di qualcosa e non è mai da sottovalutare.
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CRISTINA PETIT
IL LIBRO TV
VALENTINA EDIZIONI
CRISTINA PETIT
SALGO A FARE DUE CHICCHIERE
SAN PAOLO EDIZIONE
serata di presentazione con i protagonisti veri del libro
https://www.youtube.com/watch?v=6AZhAG-Bofk
CRISTINA PETIT
COSA C'E' DENTRO LA SCATOLA?
VALENTINA EDIZIONI
CRISTINA PETIT
QUALCOSA CHE SOMIGLIA AL VERO AMORE
TRE60
NON E' CHICK LIT!
trailer del libro
https://www.youtube.com/watch?v=2RsSGiiCiC0
CHIEDILO ALLA MAMMA, CHIEDILO AL PAPA'
Cristina Petit
Valentina Edizioni
CONVERSAZIONI PICCOLE
Conversazioni piccole
Cristina Petit
San Paolo edizioni
LA PROVA
PRIMO LIBRO SOLO COME ILLUSTRATRICE!
COME SI FA A DIVENTARE GRANDI?
Testo: VALENTINA BRIOSCHI
Illustrazioni:CRISTINA PETIT
VALENTINA EDIZIONI
CHISSA' SE OGGI INCONTRERO' IL LUPO?
Cristina Petit
Valentina Edizioni
http://www.valentinaedizioni.it/chiss_se_oggi_incontrer_il_lupo.htm
trailer del libro
PICCOLO BUIO
A tutti quelli che hanno paura del buio
nella speranza che arrivino
al più presto grandi luci!
Cristina Petit- Ed. IL CASTORO
trailer dello spettacolo
Cristina Petit
PRESEPE IN CALAMITA
EDB junior
Cristina Petit
VOLO VIA
Valentina Edizioni
Cristina Petit
CONVERSAZIONI PICCOLE
Mamma perchè vai a lavorare?
Cos'è un amore lungo lungo?
Dov'è andato il nonno?
Cristina Petit
IGNAZIO CHE NON CI VEDEVA BENE
Ed.Bacchilega junior
http://www.ilmosaicocooperativa.com/ed_libricini_ignazio.html
Grazie a tutti voi lettori del blog.
Avete dato senso al mio scrivere,
e ora,
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