Io la musica e J.H

Post N° 128


Insalata s alla poeta  Un dì, s'io non andrò sempre fuggendodi gente in gente, me vedrai sedutosu la tua pietra, o fratel mio, che dal cul fece trombetta, gemendo il fior de' tuoi gentil anni caduto vicinoa un compagnomassacratocon la sua boccadigrignatavolta al plenilunio perchè ei fu siccome immobile e dato il mortal sospiro io me ne andrò zitto tra gli uomini  che non si voltano con il mio segreto. Oh Silvia, rimembri ancor quando nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via avea smarrita. Ma sedendo e mirando interminati spazi al di là da quella e sovrumani silenzi e profondissima quiete. Queste parole di colore oscurovid' ïo scritte al sommo d'una porta;per ch'io: «Maestro, il senso lor m'è duro». Dinanzi a me non fuor cose createse non etterne, e io etterno duro.Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate'. E venne subito sera. Quando tu dormirai dimenticata sotto la terra grassaE la croce di Dio sarà piantataritta sulla tua cassa, M’illumino d’immenso.  ma non chiederci la parola che mondi possa aprirti sì qualche storta sillaba secca come un ramo, questo solo oggi possiamo dirti Cucù rurù, rurù cucù, cuccuccurucù! Quinon si sentealtroche il caldo buonostocon quattrocaprioledi fumo. Oh donzelletta che vien dalla campagna Non sono mai statotantoattaccato alla vita. Amor non parli o spiri la nebbia agli irti colli e sotto il maestrale urla chiunque dice che impossibil sia che fuor del putridume escan gl’insetti, perchè non ponno uscir così perfetti. Fuor del fastidio e della porcheria il tempio rigurgitade’ colli più tortiche lieti borbottanola prece dei morti. Taci. Su le sogliedel bosco non odoparole che dici umane: ma odoTri tri tri, fru fru fru, uhi uhi uhi, ihu ihu ihu. Dall'uscio leva il muso il cane, e Il girasole piega a occidente e già precipita il giorno nel suo occhio in rovina ov'éE allortacciono i boschi e i fiumi, e'l mar senza onda giace. Avanti, avanti, o sauro destrier de la canzone! Requiescant in pace.     Grazie al gentil prestito degli autori: Dante, Manzoni, Ungaretti, Pascoli, Palazzeschi, Quasimodo, Parini, Stecchetti, Foscolo, Carducci D’Annunzio.   Appello a Benigni:  me la interpreti?  ^____^