Riflessi

Ribeauville


Il terzo giorno della nostra vacanza ha inizio con un cielo blu e il sole splendente e pieni di entusiasmo ci mettiamo alla ricerca della strada dei vini vale a dire la D422…sembra facile, sulla carta, ma non si trovano molte indicazioni e le strade appena fuori da Colmar sono tutte un cantiere. Dopo un po’ di giri a vuoto troviamo la giusta strada e in 10 minuti arriviamo alla nostra prima meta Ribeauville.Piccola parentesi sui parcheggi. Su questa strada ci sono molte località da visitare, alcune (Ribeuville, Riquewihr, Kaysersberg, Eguisheim e il castello di Haut Koenigsburg) sono molto frequentate dai turisti, per cui il mio consiglio è quello di andarci alla mattina presto (tra le 8:30 e le 10), sono più vivibili e fotografabili e riuscirete anche a trovare posto nei parcheggi, devo dire grandi e gratuiti, predisposti appena fuori dai vari centri storici. Se arrivate in questi paesi nell’ora di punta, vale a dire tarda mattinata e nel pomeriggio, non tentate di arrivare a questi parcheggi. La cosa migliore (l’abbiamo sperimentato!) è lasciare l’auto fuori dal paese, nelle strade che portano ai vigneti o nei parcheggi dei cimiteri sempre presenti e non distanti dalla città...si risparmi un sacco di tempo e si evita il rischio di ritrovarsi con l’auto o il camper ammaccati.Sempre a proposito di auto, nei villaggi ,ma anche a Colmar, non c’è una evidente separazione tra la sede stradale e il marciapiede. Sembra quindi di passeggiare all’interno di un isola pedonale, ma in realtà le macchine passano… e come se passano. Distratti a curiosare e fotografare abbiamo rischiato più volte di essere investiti...anche perchè i francesi alla guida sono molto poco pazienti. Solo in alcuni villaggi, nei momenti di massimo afflusso turistico (quando in sostanza tra un turista e l’altro non c’è posto nemmeno per uno spillo) impediscono il passaggio delle auto.Nei villaggi meno turistici, si sta meglio, il parcheggio non è facile ma comunque più agevole e personalmente li ho apprezzati molto di più perchè più autentici e rilassanti (Obernai, Andlau, Mittelbergheim, Hunawir).Ma torniamo a Ribeauville. E’ uno dei paesi più visitati, ma alle 9 di mattina è ancore vivibile e ha un suo fascino. Le strade sono frequentate da anziane signore del posto che si affrettano a fare la spesa prima che arrivi l’orda di turisti. Le bancarelle di cartoline non ingombrano ancora la strade a così si possono vedere e fotografare in santa pace le facciate delle case settecentesche e le viuzze in salita. Andando alla ricerca della Torre dei macellai del 1200/1300 e del municipio con la fontana rinascimentale (presente in ogni villaggio pur variando di  dimensioni e numero di secchi) ci imbattiamo in quella che una volta era la casa dei menestrelli: Maison Pfifferhus (Casa dei Pifferai, del 1600.) Scopriamo solo dopo che il simbolo del paese è per l’appunto un menestrello che suona il piffero.Sulle colline alle spalle del paese sorgono le rovine di tre castelli (St-Ulrich, Giersberg e Haut Ribeupierre) che con un po’ di buona volontà e gambe allenate si possono raggiungere con 3/4 ore di cammino.Le nostre gambe non sono allenate e la tabella di marcia serrata quindi rinunciamo ai castelli e proseguiamo verso Bergheim.