Soleto

Le edicole votive urbane


Tra i vicoli e le corti del centro storico e le strade fuori le mura di Soleto, sono diffusissime le edicole devozionali urbane, elementi architettonici-artistici a carattere religioso,  che stanno a simboleggiare come l’ambiente cittadino sia profondamente segnato dal sacro, e costituiscono un vero e proprio arredo delle vie, simbolo della pietà popolare. Sono delle nicchie di piccole dimensioni che ospitano dipinti o statue, situate sulle facciate delle case, sui frontoni dei portoni o nei pressi di un edificio religioso. Nascono in funzione di proteggere la casa dove esse sono collocate, di richiamare alla preghiera il viandante, di commemorare una grazia ricevuta, di tener lontani guai e pestilenze, di propiziare la benevolenza di Dio, della Madonna e dei Santi, di debellare il malocchio e le magie. La loro origine è antichissima e richiama alla memoria il Larario pubblico dei romani che divulgava e raffigurava le immagini dei protettori delle città. Le raffigurazioni affrescate, dipinte e scolpite più presenti nelle nicchie votive di Soleto, rappresentano Sant’Antonio da Padova, il patrono del Paese, come quelle ubicate sulla pagina muraria esterna dove un tempo sorgeva la porta urbica a Lui dedicata, nella piazza del Municipio e sui prospetti di moltissime case private. Sulle facciate delle vie dedicate ai Santi, inoltre, vi sono le immagini del titolare della strada come S. Lorenzo, nelle vicinanze dell’antica dimora dell’alchimista Matteo Tafuri, e S. Paolo, nell’arteria extramoenia che immette sulla strada per Sogliano e quasi dirimpettaia della Chiesa omonima.
(Larario di Pompei, da cui deriva la nascita delle edicole votive religiose cristiane)