Soleto

Il culto di San Paolo


La comunità di Soleto era particolarmente devota al Santo con l'indice rivolto al cielo, il quale, secondo la leggenda, giunse nella vicina Galatina e fu ospitato nella casa di un religioso dove rese miracolosa l'acqua del suo pozzo. Quell'acqua era un medicamento per tutti coloro che erano morsi dalla taranta, dallo sorpione e dalla vipera. Infatti S. Paolo, nel Salento, era il guaritore delle donne tarantate, le quali venivano condotte il 28 giugno nella cappella omonima di Galatina per essere guarite dal loro male dell'anima, iniettato dal mitico ragno. San Paolo era ritenuto, inoltre, il Santo della sessualità, del mal d'amore e delle nubili, come si evince in numerosi e straordinari canti popolari a Lui dedicati ed invocati.Il culto e la devozione di S. Paolo nella comunità soletana, legata alla cultura religiosa-superstiziosa del diavolo e delle macare,  è testimoniata da tantissime opere artistiche. All'interno della Chiesa parrocchiale, nella navata sinistra, è presente un altare barocco riccamente scolpito che ospita un dipinto del Santo; nella via omonima è ubicata la chiesa, oggi rimaneggiata in stile contemporaneo, e la dirimpettaia piccola edicola votiva; su uno spigolo di una cinta muraria di via Regina Elena è presente un affresco devozionale d'iconografia tradizionale che raffigura con la spada.
 -Affresco di San Paolo situato sopra al pozzo dell'acqua miracolosa a Galatina-Ahi Santu Paulu meu de le tarantePizzichi le caruse, a mezzu l'anche  E santu Paulu meu te le tarantePizzichi le caruse tutte quante Santu Paulu meu de GalatinaFamme 'na grazia a mia ca' sun la prima Santu Paulu meu de GalatinaFammela 'ccuntenta' sta' signurina Ahi Santu Paulu meu de li scurpiuniPizzichi li carusi li pantaluni Ahi Santu Paulu meu de li scurpiuniPizzichi li carusi, a li cujuni E Santu Paulu meu de GalatinaLassatila ballare sta signorina Ahi Santu Paulu meu de Galatina…Facitece 'na grazia, 'sta mattina…