Soleto

Soleto al tempo degli albanesi


Uno dei conti più prestigiosi di Soleto fu il nobile albanese Giovanni Castriota Scanderberg, sposo di Irene Paleologa, ultima discendente diretta della famiglia imperiale di Bisanzio.
(Giorgio Catriota Scanderberg)Giovanni era l’unico figlio di Giorgio ( 1405-1468), principe d’Albania ed Epiro e valorosissimo condottiero che lottò contro l’espansionismo ottomanno.
(stemma di Matteo Tafuri, casa natia di Soleto)Molto probabilmente, anche la famiglia di Matteo Tafuri/o, il notissimo alchimista soletano, era originaria dell’Albania, tanto che nello stemma ubicato sulla dimora del mago, vi è un’ aquila bicipite come nello scudo degli illustri conti.
(incisione delle mura di Galatina, tratta dalle Memorie del Papadia, 1792)I Castriota Scanderberg ottennero dalla corona aragonese, per aver prestato aiuto al loro esercito combattendo nelle Puglie contro Giovanni d’Angiò, il ducato di San Pietro in Galatina e la contea di Soleto nel 1485.
(Chiesa Matrice di SS. Maria Assunta, Soleto)Con loro il nostro territorio visse nel prestigio culturale; nella corte albanese, ad esempio, operò il misterioso Lavinio Zoppo che realizzò il meraviglioso dipinto del 1580, raffigurante la Madonna del Rosario tra rappresentativi personaggi, per la Chiesa Matrice di Soleto.