i ricordi del cuore

la Juve stagione in gioco Reja incita i suoi: 3 punti ed è Champions


FORMELLO - Dopo l’Evento, che ha catalizzato l’interesse del mondo sulla capitale, domani si tornerà parlare di calcio con la sfida Champions dell’Olimpico. Tutto in una notte, la più lunga vissuta dai biancocelesti, contro una nobile decaduta che cercherà di restare agganciata al treno che porta in Europa. La Lazio, invece, l’Europa ce l’ha in mano e tenterà di tenersela stretta. Però, per mettere in cassaforte il piazzamento Champions, servirà una vittoria pesante che vanifichi ogni tentativo di recupero di Udinese e Roma. Il popolo laziale è pronto a stringersi attorno alla squadra, in questo momento cruciale. Edy Reja sentenzia. «Questa è la partita più importante del nostro campionato, una sfida determinante per il destino della Lazio: vincendola saremo qualificati al novanta per cento». Tre punti pesantissimi per centrare l’obiettivo e coronare il sogno. «Sappiamo che sarà difficile battere la Juventus che, soprattutto in trasferta e nelle gare importanti, ha sempre fatto molto bene. Annovera in organico calciatori di livello, è guidata da un allenatore valido e vuole chiudere in bellezza una stagione nella quale non ha rispettato le premesse».Lazio-Juventus è anche il duello fra due tecnici amici e conterranei, i nonni della serie A, friulani doc, che conoscono benissimo le rispettive filosofie calcistiche. Reja è consapevole che il risultato potrebbe essere condizionato o deciso dalle mosse tattiche delle panchine. «Questa volta, più che mai, non potrò sbagliare le scelte. Ci penserò sopra fino all’ultimo e manderò in campo quelli che staranno fisicamente meglio. La Juve preferisce chiudersi e ripartire, non concede spazi, sfrutta molto le corsie esterne, ha una difesa di livello ed elementi in grado di colpire. Purtroppo l’assenza di Sculli ha complicato la situazione, ma sono certo che la squadra darà il centodieci per cento. Solo così potremo battere i bianconeri. Il blasone dell’avversario e l’obiettivo Champions garantiranno stimoli forti a tutti, questa è una vigilia nella quale si potrebbe anche abolire il ritiro. Dovremo provare a vincere l’incontro, con la determinazione, la concentrazione e lo spirito necessari».L’allenatore laziale ringrazia il pubblico e non si fa illusioni sull’atteggiamento che assumerà la Juventus. «Sono contento di sapere che saranno in tanti a sostenerci, il loro apporto diventerà rilevante. I bianconeri vorranno regalare a Del Neri, al quale mi lega un’amicizia fraterna, un risultato di prestigio e daranno il meglio di loro stessi». Sulle carenze, che hanno frenato la Lazio in alcune situazioni invitanti del campionato, il tecnico puntualizza. «Questa squadra non sa essere cattiva e non ha grande forza fisica. Ha nella tecnica e nell’agilità le qualità migliori, impossibile cambiarla perché è strutturata in questo modo e mi va bene così». La Juventus è in serie positiva da 6 giornate, ma i numeri della Lazio sono da formazione di spessore, soprattutto quelli dell’Olimpico. In 13 incontri ha collezionato 10 successi e 2 pareggi, contro il Lecce l’unica sconfitta. Inoltre, Muslera, è imbattuto da 386 minuti: l’ultimo gol l’ha subito da Cesar del Chievo. Cifre che evincono la compattezza e la vitalità della formazione biancoceleste nella partite casalinghe. Numeri che autorizzano un cauto ottimismo in vista della sfida più importante del campionato: quella che potrebbe valere un posto in Champions League.