i ricordi del cuore

La valigia dell’attore


      GLI ARTICOLI DI GLMDJ 
Attualità di L. BASSO del 13/05/2011  Certamente uno dei più grandi cantautori di sempre non me ne vorrà se prendo in prestito il titolo di una sua splendida canzone... La valigia dell'attore è quella che ha visto il suo proprietario girare mille e mille teatri per fare uno dei mestieri più belli del mondo, quello che ti permette di essere ogni sera una persona diversa. Un re e un mendicante, un santo e un assassino, un innamorato o un uomo divorato dall'odio.Quello dell'attore teatrale è anche il mestiere di Gianfelice Facchetti, figlio di un defunto calciatore e dirigente dell'Inter. Entrare ogni sera in panni diversi ed inventarsi, sulle tavole di legno di un palco, una vita che non esiste.Peccato che però, a quanto pare, quest'ultima parte del mestiere gli venga particolarmente bene anche una volta sceso dal palco.E' di qualche giorno fa, infatti, un'intervista rilasciata ai microfoni di un'emittente radio prima della partita di Coppa contro la Roma.Il primo argomento di cui si va a parlare, sono le 1000 candeline che spegnerà Javier Zanetti. 1000 presenze sono un traguardo per pochi, e per il Signor Facchetti "Un atleta non riesce a mantenere un livello alto se non ha una capacità di gestione immensa, ci deve essere una cura e un'attenzione di tutti i dettagli della vita privata. 1000 partite sono tante, la cosa che stupisce è la semplicità del percorso di Zanetti. Lui deve essere, di diritto, accanto ai grandi campioni della storia del calcio mondiale, è unico". Beh, come dargli torto. Una simile longevità sportiva non è da tutti. Peccato che quando altri giocatori trottano su un campo alla stessa età, e magari vestono una certa maglia tipo un Signor Del Piero o un Signor Nedved, si debbano obbligatoriamente tirare in ballo i fantasmi di pasticche e polverine magiche. E poco importa se Pavel si teneva in allenamento correndo nella nebbia durante le feste natalizie su e giù per la collina torinese.Ovviamente il Signor Facchetti non spende soltanto elogi per “il calciatore” Zanetti, ma anche per “l'uomo”: "Ho avuto l´occasione di parlarci, è una grande persona, la sua semplicità è incredibile. Fa le cose in silenzio, senza proclami, fa parte di una cultura antica del mondo del calcio".Da lì a fare un parallelo con il fatto della settimana, ovvero il coro offensivo di Gattuso nei confronti di Leonardo,il passo è breve: "L'episodio si commenta da solo, stiamo parlando di un uomo e di un atleta che abbiamo sempre apprezzato, non è una goliardata di un ragazzo di 17 anni. Il linguaggio della curva è così, è il loro modo di comunicare, ma diventa sbagliato se i protagonisti in campo imitano questo modo di parlare.” Eh già. Sante parole. Se non fosse che il Signor Zanetti, fulgido esempio di sportività e di coerenza, è quella stessa persona che fu tra i protagonisti del coro più vergognoso mai intonato da una squadra di calcio. Quel famigerato “Vinciamo senza rubare”, infame sigillo sulla truffa di Farsopoli.E sempre lui fu quell'integerrimo capitano che tuonò: “Al primo coro contro Balotelli andrò dall'arbitro e farò fermare la partita”. Cacchio, capitano, un uomo davvero con due attributi così che per difendere un suo compagno di squadra sarebbe disposto a tutto.Già. Due attributi così, ma forse una memoria non alla stessa altezza. Perchè quando i suoi tifosi si sono lanciati in più occasioni in cori razzisti o ugualmente vergognosi contro i giocatori avversari, forse non se ne è ricordato. E nemmeno quando i suoi tifosi si sono resi protagonisti di cori contro lo stesso Balotelli. Beh, in fondo lo posso capire, l'età, la memoria se ne va un po'...Ma ormai il Signor Facchetti ha mollato il freno, non si ferma più: “Il livello della nostra cultura sportiva rasenta l'analfabetismo, servono gesti simbolici forti, ad esempio vorrei che certi media non entrassero in conferenza stampa perché utilizzano un modo di comunicazione che non è consono con la cultura dello sport. Sono divertenti gli striscioni ironici, non quelli cattivi e di poco gusto. C'è modo e modo di comunicare le cose forse a qualcuno in alto fa piacere sentire quelle cose. Liquidare il gesto di Gattuso in fretta è riduttivo".Ecco fatto; per citare un altro gigante della Canzone italiana, “potenza della lirica dove ogni dramma è un falso – che con un po' di trucco e con la mimica puoi diventare un altro”. Mi scusi, Signor Facchetti... ma forse nella cultura sportiva ci sono gli smoking bianchi e gli scudetti “dell'onestà”? O quelli vinti eliminando gli avversari in virtù di misteriosi “accordi da rispettare” (per citare il Presidente Moratti)? ...e dov'era quando quei media urlavano “Juve così no!” o “Ecco come truccavano i sorteggi”? O forse si è dimenticato che quel “modo di comunicazione che non è consono con la cultura dello sport” è quello che ha costruito il famigerato “Sentimento popolare” alla base delle sentenze di Farsopoli?Già, Farsopoli. Su cui il nostro istrione riserva l'ultima battuta: "La questione è nelle mani della giustizia sportiva e penale, di sicuro c'è bisogno di risposte definitive".Vero. Non sa quanto io sia d'accordo con lei, Signor Facchetti.C'è bisogno di risposte definitive, soprattutto alla luce di quello che sta emergendo dal Processo di Napoli e che quei media antisportivi fanno sempre più fatica ad insabbiare agli occhi del popolino. Mi permetta Signor Facchetti... La sua performance come attore è stata buona, si è calato completamente in una realtà che non c'è, che non esiste. Ma questo è uno spettacolo che a noi di GLMDJ francamente è venuto già a noia. Non si preoccupi, non ci sarà lancio di ortaggi.Ma arridatece i sordi der bijetto.Commenta l'articolo sul nostro forum!