i ricordi del cuore

Ranieri: Champions, cori e applausi


TORINO - L’Europa a un passo, il mondo della Juve ai suoi piedi: «Io, qui, mi sono trovato a casa mia fin dall'inizio», l’ultima dichiarazione di Ranieri. Forse non è andata proprio così. Poco importa, oggi il signor Claudio è l’uomo giusto per la Signora. Il tecnico ha saputo zittire gli scettici e allontanare il fantasma di Lippi, quando stava diventando ingombrante, utilizzando le vittorie al posto dell’aglio.Il suo stile british piace sempre di più ai dirigenti bianconeri che lo hanno scelto tra numerosi candidati: «Anche con la sua immagine, Ranieri ha dato il segno di una Juventus nuova», ha detto di recente il presidente Cobolli Gigli. Ma tra i suoi sostenitori, ora ci sono anche i tifosi più caldi, quelli della curva che dopo il netto successo sul Parma gli hanno dedicato il coro “Ranieri, portaci in Europa”. Lui ringrazia, ma senza scomporsi troppo: «Mi è stato detto che già a dicembre i tifosi della Scirea avevano cantato il mio nome dopo il 2-0 contro il Siena. Sono contento, vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta. La Juve non può fare a meno del suo pubblico. Insieme a loro, ogni impresa è possibile».Nel calcio contano soprattutto i numeri. E questi dicono che se domenica contro l’Atalanta arrivano tre punti e la Sampdoria non vince la Champions è matematica. Intanto, i numeri fatti registrare da Ranieri, al debutto sulla panchina juventina, sono spaventosamente belli, ed in larga parte inattesi: una media di 1,9 punti a partita conquistati dal terzo miglior attacco e dalla seconda difesa del torneo, dodici lunghezze di vantaggio sulle squadre che occupano il quinto posto (Milan e Sampdoria), un gruppo di ventiquattro giocatori gestiti in modo positivo, nonostante qualche inevitabile incomprensione. Tanto che ognuno dei soldatini di Ranieri è pronto a scommettere sul tecnico romano per lanciare l’assalto alla Champions, dopo due stagioni di esclusione dalle coppe. L’ultima sfida europea della Juve coincise con l’eliminazione dalla Champions ad opera dell’Arsenal (0-0). Ranieri ripartirà da lì