i ricordi del cuore

questa e' la nostra fede questa e' la fede della SIGNORA.che mai nessuno espugnare il Massimino non ha prezzo


La Juve sbanca CataniaI bianconeri vincono 3-1 al Massimino con un primo tempo cinico e una ripresa autoritaria. Apre le danze Pepe e pareggia Morimoto. Poi si scatena l'attaccante che segna una doppietta e recrimina per un gol fantasma non visto dall'arbitro
Simone Pepe festeggia il suo gol con Fabio Quagliarella. ReutersCATANIA, 5 dicembre 2010 - La Juventus non fa la fine di Roma e Inter e resta sulla scia di Milan e Lazio battendo il Catania con un netto 3-1. I tre punti conquistati al Massimino confermano una crescita costante dei bianconeri che volano sulle ali di uno strepitoso Quagliarella, autore di una strepitosa doppietta e della solita rete fantasma, con tanto di palla che sbatte sulla traversa per poi superare la linea di porta. Di Pepe il primo gol della serata, subito pareggiato da Morimoto.CATANIA D'ATTACCO — Le premesse non erano certamente queste. Almeno per Giampaolo che all'insegna del pressing schiera Morimoto con Maxi Lopez e Gomez a supporto. Ma chiede a Martinho il valore aggiunto sulla fascia sinistra. Pressing a tutto campo contro una Juve che consegna a Iaquinta e Quagliarella il compito di cercare il gol. Mosse che alla fine dei primi 45' si dimostreranno tutte azzeccate. Le due squadre regalano un primo tempo veloce e piacevole, in cui i rossoazzurri incidono di più, ma faticano a finalizzare. Per gran parte della frazione sono i ragazzi di Giampaolo a mantenere il pallino del gioco, caratterizzato dalla costante pressione e l'aggressività chiesta dal tecnico come unica arma vincente contro la Juve.BOTTA E RISPOSTA — Il Catania insiste con le verticalizzazioni, che i bianconeri faticano a digerire. Ma lo spettacolo è garantito da Martinho e Gomez, mancini pazzeschi, abili nel superare l'uomo e rifornire le punte con cross invitanti. La Juve soffre, ma usa l'esperienza per ribattere e ripartire. Aquilani conferma di non attraversare un buon momento e raddoppia il lavoro di Melo che copre e puntualmente consegna la palla a Krasic che fa il guastatore e cerca la porta. Il Catania intanto prosegue a macinare gioco sbilanciandosi e consegnando spazi alla Juve che riparte con calma e ragiona. Al 35' arriva il gol di Pepe. L'idea è di Iaquinta: gran lavoro sulla destra e assist teso su cui si avventa in mezzo all'area Pepe, abile a colpire al volo di controbalzo e infilare Andujar. Non fai in tempo a goderti il vantaggio che il Catania acciuffa il pari. Martinho è spettacolare e dalla linea di fondo mette al limite dell'area piccola una palla che Grosso controlla male. Morimoto non si fa pregare e con un tocco sporco segna.
Fabio Quagliarella festeggia la sua doppietta. LaPresseQUAGLIARELLA SHOW — Un 1-1 che non fa una grinza, ma che ha il potere di caricare ulteriormente la Juve, ora più incisiva e veloce. Dal 43' al 44' accade di tutto. Dalla destra, il nervo scopero del Catania, Krasic mette in area un cross teso che Quagliarella scaglia in rete: la palla colpisce la traversa e rimabalza ben oltre la linea di porta. Gol netto, ma Damato ha un abbaglio clamoroso e non vede. Ma la delusione svanisce subito perché lo stesso Quagliarella trova il 2-1 su assist di Iaquinta, con un tiro incrociato e angolato. La prodezza dell'attaccante è vitamina per la Juve che scatta nella ripresa con sicurezza e autorità. Delneri ne approfitta per togliere lo spento Aquilani (dentro Sissoko), mentre Quagliarella decolla ancora e segna la terza rete, pardon, seconda. Ruba palla a Biagianti al limite e scarica una bordata che si infila alla destra di Andujar.CONTROLLO — Il Catania però non si arrende, anche se manca il fuoco del primo tempo. Complice la Juve che in difesa non sbaglia più e controlla senza margini di errore, scatenandosi di tanto in tanto in contropiede. Manca soprattutto l'apporto di Gomez che Giampaolo sostituisce con Ricchiuti, mentre toglie Morimoto per Antenucci nel tentativo di riaprire il match. I nuovi entrati regalano infatti nuova linfa e il Catania sfiora il gol a ripetizione. Delneri risponde con Del Piero e Salihamidzic per Quagliarella e Pepe. Ale entra subito in partita: al 42' sfiora il poker di testa, al 48' parte in contropiede e regala Krasic una di quelle palle da spingere in rete; il serbo invece sbaglia la facile conclusione. Ma il 3-1 basta e avanza. Milan e Lazio sono avvisati: la Juve c'è e non molla