i ricordi del cuore

IL Napoli e' L'Anti Milan di questo campionato la Juve solo un misero pareggio a Genova


 Gli azzurri passano 2-0 a Bari con Lavezzi e Cavani e scavalcano la Roma, la Lazio crolla 3-1 a Bologna e scivola al quarto posto. Finiscono in pareggio Sampdoria-Juventus (0-0), Chievo-Genoa (0-0) e Fiorentina-Lecce (1-1) Sampdoria-Juventus 0-00-0 tra Samp e Juve, e il risultato è giusto: i bianconeri hanno più occasioni, la Samp gioca meglio. Complessivamente però è una gara inguardabile. Le due squadre faticano ad arrivare in porta. Nel primo tempo l'unico brivido lo provoca Bonucci con un colpo di testa su azione d'angolo. Per il resto il nulla con la Samp che invano prova a sfondare sulla sinistra sfruttando la vivacità di Guberti. La Juve non va oltre qualche affondo di Krasic, tra l'altro sempre puntualmente chiuso dalla difesa blucerchiata. La partita di Traorè dura 2 minuti, entra subito Grosso per il francese, toccato duro. Nella Samp è la prima dall'inizio per Macheda, in coppia con Pazzini. Per Delneri scelte obbligate: Pepe e Amauri di punta, Marchisio e Krasic a sostegno, Del Piero, influenzato e arrivato in mattinata a Genova, in panchina.A inizio ripresta Pazzini spreca un'occasione colossale su assist di Guberti, solo davanti a Buffon. Del Piero entra per un inesistente Krasic. Esce anche Pazzini, seriamente infortunato alla caviglia, entra Pozzi, ma dopo due minuti è costretto a uscire, sostituito a sua volta da Tissone. Guberti sfiora il bersaglio su clamoroso errore di Motta. Nel finale la Samp è in ginocchio, ma la Juve non riesce a trovare il gol e i tre punti: due errori clamorosi di Amauri e Del Piero a porta spalancata.
 Le voci dallo spogliatoioDi Carlo perde Gastaldello sostituito da Volta e sceglie Macheda vicino a Pazzini. Per Del Neri attacco da inventare: Del Piero non ce la fa, vicino ad Amauri c'è Pepe. Pronti via e si capisce subito che non sarà una partita entusiasmante: tanti calci, pochissimo calcio. Due infortuni in soli 9 minuti, Traorè e Lucchini, costringono i due tecnici a cambiare qualcosa. Entra Grosso nella Juve e Accardi nella Samp. Solo sbadigli nel primo tempo, Buffon e Curci sono spettatori non paganti fino al 31' quando Bonucci tutto solo in mezzo all'area doriana schiaccia di testa tra le braccia del portiere blucerchiato. La ripresa è più frizzante. La prima clamorosa palla gol capita a Pazzini al 50': il Pazzo raccoglie un tiro sbagliato di Accardi e si ritrova a pochi passi da Buffon, il suo esterno esce di pochissimo e la Juve si salva. La Samp ci crede e grazie alla spinta di Mannini e Guberti mette in difficoltà la retroguardia bianconera senza però mai riuscire a spaventare Buffon. Il finale è interamente marchiato di bianconero. Sono due le occasioni che capitano a Del Piero: all'88' il capitano si incunea in area e spara ma Curci è strepitoso nel respingere, tre minuti più tardi sbaglia un rigore in movimento tirando altissimo sopra la traversa.Giusto il pareggio finale per due squadre a cui è mancata qualità. La Samp pensa ora alla Coppa Italia sempre più obiettivo stagionale, per la Juve un punto guadagnato sull'Inter ma il Milan è ancora lontano.SAMPDORIAIl difensore della Sampdoria, Massimo Volta: 'Per fortuna lo zigomo non è rotto (il giocatore nel finale di gara ha pagato le conseguenze di uno scontro aereo con un avversario, ndr). Il pareggio è risultato giusto, abbiamo offerto poco spettacolo ma la sfida è stata molto maschia, per noi è un buon punto. Siamo contenti per il lavoro difensivo di tutti, non abbiamo preso gol lasciando solamente due occasioni nel finale. Mercoledì c'è il Milan, teniamo molto alla Coppa Italia e vogliamo vincere, oggi siamo usciti con le ossa rotta ma il nostro staff lavorerà a pieno regime per cercare di recuperare qualche giocatore'.JUVENTUSIl centrocampista della Juventus, Simone Pepe: 'Buona gara, davvero maschia, derivante dalla grande grinta messa in campo da tutti i 22 in campo. Volevamo vincere, peccato per l'occasione nel finale di Del Piero ma penso che gli sia saltata male la palla. Ora non è il momento di parlare di obiettivi, siamo concentrati di partita in partita, a dieci gare dalla fine vedremo dove saremo e per cosa combatteremo'.