i ricordi del cuore

IAQUINTA ritrovato per un tempo per la partita di Coppa Italia contro la Roma


L'attaccante ha disputato l'allenamento con grande intensità, ed è probabile che giochi almeno uno spezzone della gara di Coppa Italia contro la Roma. In crescita anche Martinez, che dotrebbe consentire a Krasic di tirare il fiato
TORINO - L'altro ieri è arrivato Toni, domani arriverà Barzagli. Oggi, nell'ottavo anniversario della scomparsa dell'Avvocato Agnelli, la Juve ha "acquistato" Felipe Melo e Iaquinta. Uscito da dietro la lavagna dopo aver scontato il terzo e ultimo turno di squalifica, il brasiliano è pronto a contribuire con la sua solita dote di agonismo e palloni recuperati. Melo questa mattina si è però limitato a un "lavoro programmato in palestra", come comunica il club, forse perché reduce da una nottata di apprensione per la figlia Pietra, 2 anni, ieri vittima di una piccola disavventura sanitaria che ha provocato grande spavento. IAQUINTA C'E' E SI VEDE - Altro recupero importante quello di Iaquinta, assoluto protagonista dell'allenamento di stamani, abile e arruolabile a poco più di una ventina di giorni dallo stiramento del tensore della coscia sinistra. Cappello bianconero a strisce, casacca verde e scarpe arancione fluo, Vincenzone è stato il primo a entrare in campo e uno degli ultimi a lasciarlo. L'attaccante ha risposto presente segnando ben cinque gol nella partitella a calcetto, cinque contro cinque, disputata su campo ridotto. Non è stato un test molto probante, ma Delneri ha comunque apprezzato l'intensità di gioco e la confidenza con la porta dimostrata da Iaquinta. Il bomber ritrovato si candida almeno per uno spezzone dei quarti di Coppa Italia, in programma giovedì sera (ore 20.45) all'Olimpico torinese contro la Roma. Raramente Delneri ha impiegato dal primo minuto giocatori reduci da infortunio, ma non si può comunque escludere la presenza di Iaquinta nell'undici titolare. In attesa (o in assenza?) di un rinforzo dal mercato, il calabrese dovrebbe dare maggiore profondità al gioco bianconero e proverà a risolvere i problemi di un attacco improvvisamente anemico, che ha segnato appena quattro gol nelle ultime cinque partite, perdendo lo scettro di miglior reparto del campionato (ora passato al Milan). L'altro protagonista di giornata è Martinez, autore di due reti e diverse belle giocate. Aumenta l'autonomia dell'uruguayano che potrebbe tornare al suo ruolo di esterno e permettere così a Krasic di tirare il fiato dopo il superlavoro degli ultimi mesi. COPPA ITALIA MEDICA - La Coppa Italia come un antidepressivo, per distogliere l'attenzione dal campionato, che domenica metterà la Juventus (cinque punti nelle ultime cinque partite, una media da salvezza, non da zona Champions) di fronte all'Udinese (dieci punti nelle ultime quattro partite), forse l'avversario più in forma e quindi più scomodo da incontrare in questo momento. Ma il secondo trofeo nazionale potrebbe servire anche per provare a saziare una certa fame di successi, permettendo di alzare finalmente una coppa a otto anni di distanza dall'ultimo cimelio entrato nella bacheca di corso Galileo Ferraris (Supercoppa 2003), escludendo gli scudetti spazzati via dallo tsunami Calciopoli e la coppa della Serie B 2006-07. Dopo la vittoria negli ottavi contro il Catania, per conquistare la sua decima Coppa Italia alla Juve basta non sbagliare le prossime quattro partite: quella secca di giovedì contro i giallorossi di Ranieri, la doppia sfida di semifinale e la finalissima di Roma. Impresa comunque non facile, ma nemmeno impossibile.PLATINI DICE SCUDETTO - "Matematicamente la Juventus è ancora in corsa per lo scudetto. Il campionato è molto aperto, anche se i punti di distacco dal Milan sono nove, e la formazione di Allegri sta andando molto bene". E' questo il pensiero sulla Juventus di Del Neri del presidente dell'Uefa, Michel Platini, a Roma per ricevere il premio 'Ali della liberta che gli sarà consegnato dalla Lega Nazionale Dilettanti. "La Juventus è sempre la Juventus - ha aggiunto al termine dell'incontro con i dirigenti federali presso la LND (presenti Abete, Albertini e Tavecchio) - e io faccio il tifo per la squadra di Andrea Agnelli. Se poi non dovesse vincere, pazienza. Campionato in declino? Non credo questo, la serie A ha le sue caratteristiche, il suo modo di essere, così come altri campionati che hanno altri punti forti, ma anche altri problemi".