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Il mare è....

Post n°6 pubblicato il 20 Maggio 2012 da cartomantemariano
 

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Secondo alcune leggende, il mare è la dimora di tutto ciò che abbiamo perduto, di quello che non abbiamo avuto, dei desideri infranti, dei dolori, delle lacrime che abbiamo versato.

Osho

 

 
 
 

L'ARTE DELLE AFFERMAZIONI POSITIVE

Guardarsi allo specchio La maggior parte di noi, concorda sul fatto che un pensiero positivo genera un atteggiamento positivo, che ci permetterà di andare avanti con maggiore facilità, mentre un pensiero negativo, non ci fa stare bene e può tenerci bloccati.

Anche se alcune persone sono nate capaci di pensare positivo, tutti possono imparare a diventarlo.

La mente pensa e ci parla in ogni momento, e la voce della negatività è spesso la più forte, ma noi non dobbiamo credere a tutti i nostri pensieri solo perché li abbiamo pensati. Possiamo essere ponderati e schizzinosi.

Uno dei modi più veloci e più potenti per cambiare in positivo è con le affermazioni positive. Le affermazioni sono tutto ciò che diciamo o pensiamo di noi stessi. Entrambe le affermazioni, positive e negative, sono accettate dal subconscio come realtà e verità.

L'affermazione «Io odio vivere in questa casa» ci terrà bloccati in una casa che odiamo. Sostituendolo con: «Sono pronto a passare ad una stupenda casa», stimolerà il nostro
subconscio a muoversi in direzione di una casa migliore.

Le affermazioni positive sono più efficaci quando formulate con le 3 P:
- Presente (tempo verbale delle affermazioni).
- Personale.
- Positiva.

Dicendole di fronte allo specchio è molto potente come scriverle e cantarle.

Ecco alcuni esempi:

«Amo ed apprezzo il mio corpo.
Il mio corpo ha una straordinaria capacità di guarire se stesso.
Più passa il tempo meglio mi sento».

«Il mio reddito è in costante aumento in modi previsti ed imprevisti.
Attraggo a me un sacco di clienti che sono felici di pagare per i miei servizi.
Io prospero ovunque mi giro».

«Scelgo di essere circondato da persone amorevoli e gentili.
Vedo la bellezza ovunque.
Mi diverto e rido un sacco».

Una nota per i principianti:
Cominciate con un'affermazione e "fatela" per una settimana.

È possibile scriverle nel vostro quaderno delle affermazioni, dirle di fronte allo specchio, o cantarle mentre guidate. Ci vuole tempo prima che le affermazioni si manifestino nella realtà.

Pensare in positivo in questo modo così deliberato dà subito una carica.

Judith Faulkner

 

 
 
 
 
 

Vedere l'invisibile

Terzo occhio

Immaginate di essere a cena a casa di amici. D’un tratto una persona, incontrata per la prima volta, vi fissa neglio occhi e vi dice: “Và a casa subito. Tuo figlio ha bisogno di te“.  Spinti da una strana sensazione, un misto di stupore, curiosità e preoccupazione, rincasate e scoprite che… effettivamente il bambino è a letto che sta male.  Questo episodio, veramente accaduto, è un esempio lampante di chiaroveggenza, o più semplicemente di veggenza. Anche se, come vedremo non è proprio corretto usare i due termini come sinonimi.

Molti hanno studiato il fenomeno della veggenza, in senso generalizzato, tanto da svelarne i segreti e quando pensarono di essere vicini alla soluzione, arrivaroni persino ad attribuirgli nomi diversi. Metagnomia, per indicare qualcosa che va oltre la normale conoscenza. Telestesia, sensazione lontana nel tempo e nello spazio. Fino al moderno paragnosia (dal greco: para, accanto vicino a, e gnosis, conoscenza) che definisce una conoscenza “a margine” di quella normale,  ma diversificata,  senza sbilanciarsi sulle sue possibili origini. Da qui il termine paragnosta, adottato volentieri dai veggenti nostri contemporanei. L’esempio iniziale è di per se chiarificatore di che cos’è la veggenza: la facoltà di vedere (e conoscere) cose che altri non vedono. Che poi può assumere connotazione  di preveggenza (o precognizione) o retrocognizione, a seconda che “veda” accadimenti futuri o passati.

Ben altra cosa è capire da dove provengano el immagini e i suoni, parleremo infatti anche di chiarudienza, che arrivano alla mente del veggente. E dunque ci addentriamo nei meandri dell’ignoto e della parapsicologia.  Sul fatto che la vegenza sia una percezione extrasensoriale non ci piove.  Si tratta, pertanto, di una conoscenza che si acquisisce tramite uno dei cinque sensi, nè con l’intelletto e il ragionamento logico.  E’ un evento paranormale.  Che poi sia dovuto a facoltà telepatiche, a meccanismi cognitivi ancora sconosciuti, o al cosiddetto “terzo occhio” che, secondo la filosofia indiana, è quello che permette la visione trascendentale (cioè quella che va al di là dei sensi, dello spazio e del tempo), è ancora argomento di studio e di dibattito. A riprova di ciò, le diverse modalità con cui si manifesta: alcuni veggenti cadono in stato di trance quando hanno queste visioni, mentre altri restano perfettamente lucidi e coscienti. Primo fra tutti il grande Gerard Croiset, sensitivo olandese che si mise al servizio della ricerca scientifica sul paranormale, nonchè delle forze dell’ordine per il ritrovamento di persone scomparse.

Alcuni tendono a dimenticare l’immagine affiorata alla loro mente non appena questa svanisce, altri ricordano tanto nitidamente le loro visioni da poterle descrivere in un libro. Altri ancora vivono esperienze di veggenza in sogno. Ma c’è una cosa che accomuna i più illustri veggenti che lo studio della parapsicologia ricordi: tutti hanno manifestato questa loro innata capacità fin da bambini. E ora vediamo le diverse forme co cui si manifesta il fenomeno, arricchendo, dove possibile, la piatta linearità della spiegazione con qualche esempio che ha dell’incredibile. Siamo solo all’inizio della nostra avventura nell’ignoto

 

 
 
 

Nell'Anima risiede il grande segreto della forza degli uomini.

Post n°1 pubblicato il 04 Maggio 2012 da cartomantemariano
 

Cartomante Mago Mariano

 Le forze umane sono tantissime,    soltanto una minima parte di queste  sono conosciute dall’uomo e dalla sua  scienza ufficiale. Nel cervello, ma  soprattutto in quella entità astratta ed  astrale che è l'anima, risiede il grande  segreto della forza degli uomini.  Soltanto coloro che riescono ad avere  con la propria anima un contatto  diretto, riescono ad averlo anche con  anche con le altre anime. Ma l’essenza  dell’uomo non può essere dettata dalla  propria anima: per svelarla occorre  l'intervento di uno spirito guida  capace di illuminare le coscienze. Ma  non tutti sono in grado di ascoltare  questo spirito che parla con la voce del  di dentro; ci sono anche coloro che ne  vengono totalmente soggiogati  diventandone schiavi in tutto e per  tutto, abbandonando la propria anima  e la propria realtà alla raffigurazione  metafisica di situazioni che esistono  soltanto nel tempo e non più nello  spazio.

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: cartomantemariano
Data di creazione: 04/05/2012
 

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