un giorno per caso

RIMEMBRANZE...


 
Nulla è per sempre. La vita insegna, alla sua fine si giunge quasi sempre impreparati, ciononostante si fa in fretta a rimuovere i segni del dolore e si va avanti, dimenticando di non essere immortali. Le piccole perdite dovrebbero insegnare che per tutto c'è un inizio ed una fine, si perde un compagno di scuola quando questo si allontana per un motivo qualunque, si perde un amico, si perde un'opportunità... eppure si passa oltre con indebita sicurezza, nonostante niente torni al suo posto e rimanga un tassello mancante che difficilmente potrà essere sostituito. Resterà il rammarico di non aver apprezzato degnamente quello che si aveva, di aver dato per scontata una presenza comunque fallibile, qualunque fosse la sua natura. Ci sarà un tempo per il senso di colpa per ciò che si è lasciato andare con eccessiva noncuranza, pensando di poter gestire perfino l'insondabile. Arriverà il momento della sofferenza, quando la mancanza si farà sempre più intensa ed i contorni tenderanno a sbiadire, a dispetto del bisogno di conservarli intatti, almeno nella memoria... ed un senso di impotenza acuirà la sensazione improvvisa di irreversibile assenza. La cognizione del vuoto instillerà, in tutta la sua inconfutabile evidenza, la consapevolezza di ciò che dovrebbe contare veramente, forse riesumerà come in una nenia assordante errori e trascuratezza di storie fatte di fretta e di indifferenza, ma non ci saranno altre occasioni per provare a dare il giusto valore alle cose ed alle persone che girano intorno ad un'esistenza. E quegli sguardi orfani di sorrisi, quegli abbracci mancati, quei "ti voglio bene" che non hanno trovato una voce che desse un senso a quelle tre parole latenti … vagheranno per sempre nel cielo dei rimpianti.