un giorno per caso

Perdonare


Perdonare. Comprendendo che gli altri sono esseri umani con le nostre stesse debolezze, unica differenza la capacità di mascherarle dietro ostentazioni più o meno verosimili. Se in noi attecchisce l'attitudine al perdono, vedremo man mano affievolirsi la ruggine del risentimento e del rancore e tutto ciò che un tempo ci faceva stare male, assumerà una conformazione diversa alla luce della nostra ragione. Riusciremo a scindere in gradi di importanza i comportamenti a noi avversi, imparando a dare il giusto peso a quelli che arbitrariamente hanno l'intenzione di nuocerci; in questo modo, ogni persona assumerà un ruolo relativo nei confronti della nostra serenità della quale saremo noi per primi i fautori. Serbare inutili focolai di astio serve solo a coltivare nell'animo una sensazione di disagio perenne, un'incapacità oggettiva di sentirsi a posto con noi stessi e con l'ambiente che ci circonda, che ci apparirà ostile ed il più delle volte falso e teso a danneggiarci. Un latente sentimento di acredine difficilmente riesce a tenere il lavorio della mente scisso da quello del cuore, entrambi si coalizzeranno al fine di contrastarlo e di renderne meno efficaci gli effetti negativi sulla nostra persona, con il risultato di renderci avulsi dal nostro presente e di vederlo scorrere a velocità inaudita verso l'irrimediabile passato. Un buon punto di partenza è dare libero sfogo al dolore per una ferita che ci è stata inferta, esternare la rabbia e manifestare tutto il nostro disappunto e la delusione per il trattamento che abbiamo subito. Solo così non rischieremo che il non detto resti a corrodere l'intimo disegno della nostra personalità, che deve invece essere sempre intenta a migliorarsi e procedere con armonia verso i suoi giorni futuri. Dopo il dolore arriverà un inevitabile momento di stasi, in cui ci chiederemo quanto sia servito sentirsi feriti e disperati per qualcuno che non viaggiava sulla nostra stessa lunghezza d'onda, da qui nascerà la 'riesumazione' dal nostro subconscio dell'unica possibilità che potrà restituirci la dignità temporaneamente smarrita: il Perdono. Perdonare chi ci ha fatto del male, non nella speranza che tutto si aggiusti e torni come prima, ma nella certezza che questo sia l'unico modo per lasciar andare veramente quell'evento facente parte del passato, insieme alla persona che ne è stata protagonista e non ha cercato appigli per ritornare spontaneamente sui suoi passi, chiedendo scusa. Lasciare indietro quanto di non positivo abbia avuto il potere di farci smarrire la retta via, coinvolgendoci nella spirale di un deleterio desiderio di vendetta. Perdonare e guardare avanti, amando e rispettando se stessi e facendo in modo che la nostra autostima sia una motivazione attraente, e non deterrente, per chiunque si relazioni con noi.