un giorno per caso

A tu per tu con la paura dell'ignoto...


 Muri bianchi senza ornamenti, lisci come certi accessi del pensiero  che scivolano senza riempirti, pur lasciando di sé una forma indefinita, prepotentemente insinuante, che comprime come una morsa, trappola della paura. Immensità salate discernono nella tua testa accavallandosi come ignare risacche, schiave di una imponderabile marea. Cerchi un punto da cui ripartire, per avere un nuovo spazio in cui ampliare quello che temi, un nemico gigantesco che incombe e di cui non conosci le fattezze, ma che ti incute una paura smisurata, incontenibile nel piccolo raccoglitore di speranza ormai destituita da un’attesa sfibrante che ti consuma a strati, fino a giungere nei pressi dell’anima che ancora preserva il suo bisogno di credere. Un’ingenua ricerca di pace vaga solitaria tra le dune ventose che accecano lo sguardo, proseguendo a memoria senza inciampare, ma è una fluidità illusoria e fallace, pronta a mancare al prossimo intoppo con cui dovrà fare i conti cambiando ancora una volta l’ordine assurdo delle priorità…