un giorno per caso

Il coraggio di tacere


 
Non è un compito facile lasciar andare chi si ama. E' una grande dimostrazione di forza d'animo e di generosità, sentimento che permette di privarsi di qualcosa a cui teniamo, sapendo di fare il bene di qualcun altro. Quanta sofferenza, in realtà, dietro questo "lasciar andare"... Quanto grande e doloroso è stato lo strappo che il cuore ha subito in seguito a questa ulteriore rinuncia? La natura umana è fatta per socializzare, per creare dei rapporti consolidati che aiutino una crescita stimolante e reciproca e corroborino le persone in questione con la rispettiva presenza. Se poi si è avvezzi a concedere la fiducia senza riserve, affezionandosi al minimo gesto di reciproca attenzione, basta un nulla per crearsi tutto un mondo di amicizia e di sintonia che molto spesso sono solo unilaterali, ma questo non si sa fino a quando non si prende atto dell'intenzione dell'altro di scindere quel rapporto che si credeva dovesse durare per sempre. L'amore ha mille sfaccettature e mille forme ma, quando finisce, qualunque sia la sua natura, lascia un vuoto che niente potrà colmare, non almeno con identiche caratteristiche. Ne arriveranno di nuovi o forse ci si abituerà a stare da soli, se la contropartita di un rapporto non ricambiato è l'umiliazione continua verso se stessi. Arriva un momento in cui ci si guarda allo specchio e ci si chiede scusa, si sente in maniera eclatante la necessità di perdonarsi per aver tanto a lungo posto il proprio io al secondo se non all'ultimo posto, nel cieco tentativo di far funzionare un  rapporto a senso unico. Dove non c'è scambio, prima o poi si sforano i limiti della buona fede e si aprono occhi che prima sembravano non accorgersi delle evidenti disparità. Inevitabile la decisione di interrompere questa corrente univoca, anche con grande sofferenza se la persona della cui compagnia ci si sta privando è un affetto importante. Da questo momento la scelta più giusta è rimanere in silenzio, non per punire o per vendicarsi di quello che non si è ricevuto in cambio della nostra disponibilità, l'opzione di non dire più nulla è l'ultimo gesto d'amore verso chi sta andando via dalla nostra vita. Finita l'empatia viene spontaneo, dopo un primo momento di dolore e smarrimento, lasciarsi andare a recriminazioni e frasi cattive dettate dall'orgoglio, tutti comportamenti che servono a trasformare qualcosa che è stato bello e che continua comunque ad avere un senso nel nostro vissuto (come, ad esempio, quando si tratta di affetti familiari...) in una porta sbattuta in faccia che più che fare rumore, stride pesantemente a ridosso dei sentimenti che ognuno di noi custodisce in sé. Ben venga dunque il coraggio di tacere! il mosaico resterà integro, senza cancellazioni o distruzione di tasselli che resteranno nel quadro della nostra vita e si potranno visitare in qualunque momento, cercandoli alla voce Esperienza.