Freddo spigoloso. Sollevo le braccia, escono lente dal tepore e mi ritrovo sola, nel mio letto. Gli occhi osservano pigri i segni del sonno sulla pelle, linee profonde, irregolari come il risveglio. Costringo il mio corpo a liberarsi delle coperte e mi scopro vuota, davanti allo specchio. Nuda. Nude le mie gambe, violacee e porose, nudi i miei occhi, bagnati dal sogno, che svicolano le sommità rigonfie del ventre, nudo anch'esso. Scivolo nella vasca da bagno. L'acqua si aggrappa alla mia pelle, risale il collo pulsante e le mie dita lo sfiorano, sono ancora viva. Il vapore sul muro disegna nuvole opache, in cui m'immergo per non pensare. Un sonno profondo
NUDA
Freddo spigoloso. Sollevo le braccia, escono lente dal tepore e mi ritrovo sola, nel mio letto. Gli occhi osservano pigri i segni del sonno sulla pelle, linee profonde, irregolari come il risveglio. Costringo il mio corpo a liberarsi delle coperte e mi scopro vuota, davanti allo specchio. Nuda. Nude le mie gambe, violacee e porose, nudi i miei occhi, bagnati dal sogno, che svicolano le sommità rigonfie del ventre, nudo anch'esso. Scivolo nella vasca da bagno. L'acqua si aggrappa alla mia pelle, risale il collo pulsante e le mie dita lo sfiorano, sono ancora viva. Il vapore sul muro disegna nuvole opache, in cui m'immergo per non pensare. Un sonno profondo