MAIDEN

False speranze e falsi posti di lavoro


Falsi posti di lavoro al Policlinico. Il numero dei truffati sembra essere piuttosto cospicuo. Finora si sono contate oltre quaranta persone, non solo giovani, ma tutti accomunati dal precariato e con il sogno di un posto di lavoro stabile e di uno stipendio garantito, fino a 1600 euro al mese, come portantino o come segretaria. Il sogno costa caro, 20mila euro o addirittura 30mila. Per molti i soldi andavano versati subito, per altri in due rate, una all’inizio di un fantomatico corso di specializzazione al termine del quale, secondo le promesse dei truffatori, avrebbero ricevuto un attestato e quindi la possibilità del lavoro, l’altra tranche di pagamento dopo il corso. Ognuno degli aspiranti neoassunti aveva anche ricevuto un’indicazione sulla data in cui presentarsi sul luogo di lavoro. Le indagini sono partite in seguito ad un esposto presentato dalla direzione generale del Policlinico quando, la scorsa estate, sono stati scoperti i primi finti neoassunti. Si parla di un raggiro da oltre un milione di euro. Chi ha orchestrato la truffa ha curato ogni dettaglio: agganciava gli aspiranti portantini tramite un passaparola, vantava garanzie e agganci all’interno della struttura e dei sindacati, rilasciava false lettere di assunzioni e falsi attestati di frequenza a un corso di formazione, e a chi era già pronto per entrare in servizio forniva anche la divisa: casacca, pantaloni e scarpe da lavoro. Di buon mattino, arrivava al Policlinico in motorino con un bagaglio di divise e le consegnava ai finti neoassunti, augurava loro un in bocca al lupo e si congedava: il piano terminava lì. Qualcuno ha anche lavorato per una settimana o pochi giorni all’interno del Policlinico. Il primo caso a giugno, nella sala operatoria del reparto di ortopedia. Si presentano due nuovi portantini, con tanto di divisa e lettera di assunzione che si rivelerà falsa. Si mettono al seguito del personale, guardano per imparare. La cosa desta sospetti, si scopre il raggiro. Ma non basta a fermare i truffatori. Un paio di settimane più tardi, nel reparto di maxillofacciale un altro caso. Due portantini sono pronti a prestare servizio: indossano la divisa e dicono di avere tutti i documenti in regola. Nulla di più falso: i due vengono allontanati. La truffa, intanto, continua perché in autunno c’è chi ha creduto di poter comprare una corsia preferenziale per ottenere le qualifiche e i requisiti per un’assunzione che non avverrà mai. Falsa come le promesse di un posto di lavoro, come le lettere di assunzione e gli attestati a fine corso.Domenico Bovienzo