MAIDEN

Tradimento di San Valentino


Lunedi 15 febbraio 2010, si è discusso e votato, in consiglio comunale, riguardo la mozione di sfiducia presentata dagli ormai famosi 5 dissidenti. Per dirla in altri termini si è consumata l’ennesima farsa teatrale. Alcuni consiglieri (D’Anna e Ferrara) hanno perso un’ottima occasione per salvaguardare quel poco di fiducia e credibilità che i cittadini ripongono nella politica locale, non riuscendo a resistere alle “tentazioni” di chi muove i fili di questa amministrazione.La discussione è nata sotto il migliore degli intenti. Nocera, il “presidentissimo”, così come è stato ribattezzato da alcuni, invita ad una discussione pacata. Attimi di sconcerto tra la folla ed i giornalisti presenti che si interrogano sul cambio di rotta operato da “Gennaro” che fino ad ora, pur ricoprendo una carica istituzionale che presupporrebbe una certa dose di imparzialità, mai come in questo governo cittadino è stato invece la miccia di mille ordigni. In ogni caso i buoni intenti sono durati ben poco. Già con uno dei primi interventi, quello del consigliere Fortunato Polizio, il clima cambia e si accende per merito dell’esplosivo Nocera, il quale si infervora alla domanda del consigliere anziano riguardo le sue probabili dimissioni. Il presidentissimo non risponde, anzi bacchetta Polizio per aver disatteso la pacatezza dei toni. E’ evidente che i “Tony Pacati”, cui faceva riferimento, riguardavano la necessità di tener fuori dalla discussione se stesso e soprattutto la sua carica a cui è tenacemente attaccato.Come tralasciare la figura del sindaco? Nessuno credeva che il personaggio più famoso di Collodi potesse esistere realmente! Metà burattino, i cui fili sono mossi dal presidentissimo. Per l’altra metà bugiardo. In consiglio comunale ha fatto uno dei suoi soliti proclami in cui si promette di intervenire qui e li, come già aveva fatto mille volte in campagna elettorale. Quanto affermato il 15 febbraio in consiglio comunale, se la memoria non mi inganna (e non mi inganna), coincide con quanto detto 18 mesi fa quando Stefano Ferrara è stato eletto all’assise cittadina. Se la matematica non è un’opinione e due più due fa ancora quattro, questo vuole dire che il primo cittadino in un anno e mezzo non è riuscito a concretizzare nulla. Ed è proprio per questo motivo che gli stessi appartenenti alla maggioranza avevano intenzione di sfiduciare Ferrara. Un sindaco, che nel suo intervento ha parlato di giovani, delle difficoltà che hanno a trovare una giusta collocazione nel mondo del lavoro. Purtroppo molti Casoriani devono ancora sudare le famose 7 camicie anche solo per avere un posto da precari. Andiamo alla conclusione di questa triste favola. L’esito della votazione riguardo la sfiducia è stato di 17 voti contro 14. I dissidenti sono passati da 5 a 3. Tutta la mala gestione che veniva imputata al sindaco e alla sua Giunta è sparita in una notte. La notte di San Valentino, Domenica 14 febbraio. Notte in cui si è suggellato il sodalizio amoroso tra 4 persone Stefano Ferrara, Gennaro Nocera e i 2 “traditori” Sergio D’Anna e Mauro Ferrara. Se per Mauro il passaggio tra le braccia di altri è oramai cosa all’ordine del giorno, per Sergio è una cosa del tutto inaspettata. Forse aveva bisogno di trovare qualcuno che gli fornisse sicurezza e protezione, cosa che i 3 dissidenti (Capano, Casolaro e Polizio) non erano pronti  a dare.In ogni caso è difficile fidarsi di chi tradisce, anche una sola volta. Questo Nocera lo sa e lo sanno anche gli elettori. Domenico Bovienzo