MAIDEN

Per un capello


E’ un vero piacere quando si può commentare il successo ottenuto da un nostro concittadino, a testimonianza del fatto che la nostra città può esprimere ancora punte di eccellenza.Sulle pagine del nostro giornale già altre volte ha trovato ospitalità la descrizione dell’operosità e dell’ingegno di abili artigiani locali conosciuti anche fuori dai confini cittadini. Quindi è con una punta di orgoglio che oggi vorremmo parlarvi di un nostra diretta conoscenza, che in questi anni si è distinta per creatività ed innovazione. E’ questa anche l’occasione per rendere conto di una tendenza che si sta sempre più diffondendo tra i giovani, e cioè la costante e crescente attenzione per tutto ciò che riguarda il look e la moda. Giornali, riveste ma anche la televisione, ci rimbalzano costantemente messaggi che invogliano alla cura, a volta anche maniacale, di tutto ciò che ha a che fare con il nostro aspetto. Un’importante componente del look di ogni uomo è costituita senza dubbio dall’acconciatura. Un tempo la cura dei capelli era affidata alle abili mani dei barbieri, confidenti e custodi di tutte le chiacchiere degli avventori. Oggi le vecchie botteghe sono state sostituite da avveniristici ed eleganti saloni. Anche il nome è mutato, si preferisce l’altisonante dizione di hair staylist, che svela il ruolo di consulenti di stile che i moderni barbieri ricoprono. Di questi odierni templi della cura dell’aspetto ce ne sono molti, alcuni anche molto pretenziosi, ma pochi sono riusciti a coniugare la voglia di innovazione con il rispetto per la tradizione. Molti hanno perso i connotati di quello che è sempre stato il “regno dell’uomo” per eccellenza, pochi hanno invece conservato le caratteristiche di cordialità ed accoglienza che fanno del barbiere, non solo il luogo dove curare il proprio aspetto, ma soprattutto un punto di ritrovo ed incontro. A nostro avviso Enzo Giacometti è uno di questi moderni hair staylist che continua a conservare intatte tutte le peculiarità di quella che è a ragione un’antica arte, che molto spesso, come in questo caso, si trasmette di padre in figlio. Non è un caso infatti che Enzo sia figlio d’arte, il padre, Andrea, collabora con lui all’interno di quello che oggi è un moderno salone, ma che prima costituiva la bottega paterna. Il cimelio, custodito con cura, e costituito da un’antica sedia da acconciatore testimonia la storia passata. Ma che Enzo sia anche un innovatore lo testimonia l’ampia bacheca su cui sono esposti tutti i trofei vinti in questi anni dal nostro Figaro casoriano. Quindi il secondo posto ottenuto al 54/esimo concorso nazionale tendenza maschile svoltosi a Catania il 16 e 17 maggio scorsi non è frutto di un caso, ma anzi potremmo dire, e perdonateci il gioco di parole, una vittoria mancata per un capello. Il concorso, che vedeva la partecipazione di quasi 190 acconciatori provenienti da tutta Italia impegnava i concorrenti in due giornate di lavoro; la prima prova consisteva in una fonatura su capelli lunghi e la seconda in un taglio e una fonatura su capelli corti. Il nostro Enzo, grazie alla collaborazione del modello Fernando Calvanese si è comunque piazzato sul podio sbaragliando la concorrenza, seppure agguerrita, degli altri partecipanti. E con il suo bel trofeo Enzo è tornato a casa, dove lo aspettavano gli affezionatissimi clienti che lui conosce tutti per nome, e non perché siano pochi, ma perché come tutti i barbieri di un tempo, Giacometti è soprattutto un consulente, di stile ovviamente.Emilio Polizio