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La formula del potere

Post n°224 pubblicato il 04 Aprile 2011 da maiden.casoria
 

Per la serie non c’è due senza tre, l’Amministrazione cittadina è nuovamente in crisi dopo il comunicato stampa diffuso dall’Udc, in cui il gruppo consiliare, capeggiato dal consigliere Casolaro, prende le distanze dall’operato della maggioranza. Certo permangono ancora molti dubbi, dal momento che né Carlo Tizziani, vicesindaco con delega alla pubblica istruzione, né Francesco Saverio Trojano assessore ai lavori pubblici, entrambe espressione del partito centrista, hanno ancora rassegnato le loro dimissioni, ma si sono solo autosospesi dall’incarico. E’ questo un atteggiamento che desta più di qualche sospetto sulle reali intenzioni dei dissidenti. Già in passato i rappresentanti cittadini dell’Udc si erano resi protagonisti di un episodio analogo. All’epoca il pomo della discordia era stato l’allontanamento dalla Giunta del Vicesindaco Tizziani non gradito al consigliere comunale nonché regionale Gennaro Nocera. La crisi rientrò proprio grazie al reintegro dell’esponente centrista. Questa volta i motivi del dissenso sembrano essere più celati quindi meno decifrabili. Al momento è difficile capire se l’Udc intenda definitivamente archiviare la collaborazione con questa amministrazione, determinando lo scioglimento del consiglio comunale, oppure voglia provare a rilanciare un piano d’azione condiviso insieme alle altre forze interne alla maggioranza ma in contrasto con l’attuale Sindaco. E’ veramente impervio ripercorrere tutti i vari episodi che hanno caratterizzato gli equilibri di questa maggioranza ballerina. Scusandoci in anticipo per la generalizzazione che andremo a compiere, proveremo comunque a fare una fotografia che risulti abbastanza nitida dei gruppi interni allo schieramento di centro destra. Possiamo quindi individuare: una prima compagine, che chiameremo dei “nocerini”, composta dai consiglieri Mele Manlio, Nocera Gennaro, Navas Emilia (presidente del consiglio comunale), Perna Antonio e Russo Angelo che hanno all’interno della Giunta come assessori di riferimento Marco Capparrone con delega alla sicurezza urbana e mobilità ed Ernesto Valiante all’ambiente e patrimonio. Un secondo schieramento che definiremo dei “fedelissimi al Sindaco” formato dai consiglieri Esposito Francesco, Esposito Orlando e Paone Giovanni rappresentati nell’Esecutivo da Massimo Iodice assessore al bilancio e Pietro Iodice alle politiche sociali. Un terzo raggruppamento costituito dai rappresentanti di “Azione Giovani” di cui fanno parte i consiglieri Del Prete Giovanni e Scancariello Luca che si riconoscono nell’assessore alla cultura ed alle politiche giovanili Giuseppe Notaro. Resta un assembramento abbastanza eterogeneo costituito dai consiglieri Pugliese Pasquale ex Sdi, Ramaglia Vincenzo sempre più lontano dalle posizioni dell’Udc, Blasotti Francesco, l’ultimo arrivato dalle fila del centro sinistra e Ferrara Mauro, che vanta anche un rappresentante nella giunta: l’assessore alle attività produttive e sviluppo Vincenzo Storti. Questo gruppo, con vicende altalenanti qui difficili da ricostruire, ha dato a fasi alterne un mano all’amministrazione Ferrara. Non è un caso che il Sindaco abbia lasciato vacanti alcune poltrone di assessori per ingolosire la pletora di questuanti sempre pronti a rinfoltire le fila del centro destra. Con questa raffazzonata compagine è difficile fare i conti e provare ad azzardare previsioni sulle possibili mosse. Sembra che si siano gettate le basi per una nuova mozione di sfiducia o per la presentazione delle dimissioni congiunte di sedici consiglieri, ciò provocherebbe automaticamente lo scioglimento del consiglio comunale. Ma la situazione resta nebulosa, manca a tutt’oggi una valida alternativa e questo ci fa dubitare sulla concretezza del progetto.

Emilio Polizio

 
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