Eppure ho sempre amato l'inverno, amavo infilarmi sotto il coltrone insieme a te ed ascoltare il suono della tua voce che mi raccontava che cosa avevi fatto durante il giorno, quella tua voce così morbida che contrastava con le tue mani forti, mani di donna che facevano un lavoro da uomo... scaricavi damigiane di vino, ogni mattina alle sei eri là davanti a quel cancello ed una dopo l'altra scaricavi damigiane e poi ancora damigiane, e poi ancora... fino a quando ti sentivi la schiena a pezzi, le mani perdevano sensibilità e le braccia sembravano sempre più lunghe... però la sera avevi sempre un sorriso per me, avevi sempre quella luce che ti brillava negli occhi!
Eppure ho sempre amato l'inverno, amavo infilarmi quei calzettoni ruvidi di lana che tu la sera davanti al fuoco facevi per me, amavo sentire il calore del maglione di lana grezza con sopra quella giacca stazzonata, amavo il sapore della grappa che nella cantina dietro casa avevo distillato con amore e che mi scaldava le viscere mentre tu mi toglievi il bicchiere di mano e mi dicevi guarda si fa così: e con gesto rapido buttavi giù tutto quello che era rimasto nel bicchiere!
Eppure ho sempre amato l'inverno, con la sua coltre di neve che rendeva pulito anche ciò che non lo era, con le sue giornate più corte che ci permettevano di ritirarci in casa presto per poter godere un po' della compagnia reciproca e per poter guardare quel bambolotto biondo che trotterellava ai nostri piedi, le gote gli diventano rosse per il suo restare fermo a guardare la fiamma scoppiettante nel camino e tu dopo un po' lo sollevavi in braccio e lo poggiavi in mezzo al tavolo come se fosse un mazzo di rose rosse!
Eppure ho sempre amato l'inverno... adesso sono qui con i piedi che non so più se sono miei, in questa fossa che chiamano trincea, in questo inverno che non mi appartiene e che non conosce camini accesi e sorrisi di donna e occhi da bambino, io ci credevo, io ci credevo che tutto questo sarebbe servito a farci inverni più caldi, io ci credevo che tutto questo sarebbe servito a darvi un futuro migliore o almeno un futuro... io ci credevo!
Eppure ho sempre amato l'inverno... adesso da questo inverno perenne guardo l'impronta rossa che si allarga sulla neve candida, guardo la mia testa che non è più attaccata al mio collo ma quasi appesa a quel filo spinato, guardo i miei arti che non toccheranno mai più i tuoi capelli neri ed i suoi capellli biondi, guardo le orbite vuote dei miei occhi e dico:
Eppure ho sempre amato l'inverno!!!
Novembre 1940 e l'inverno inghiottì i sogni di mio Nonno e mia Nonna!
Il duce prese la decisione definitiva di attaccare la Grecia il 15 ottobre del 1940.
8 Novembre. Di fronte alla grave situazione, il comando italiano dà l’ordine di ritirata. Anche le comunicazioni non funzionano; la Julia viene schiacciata da tre divisioni.
19 Novembre. Mussolini pronuncia alla radio la famosa frase "spezzeremo le reni alla Grecia".
Soldati impiegati e perdite
Nella campagna furono impiegati 500.000 soldati italiani
Morti: 13.754 morti + 1: MIO NONNO
Feriti: oltre 50.000
Congelati gravi: 12.368
Dispersi: 25.067
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 05:54
Inviato da: lottersh
il 25/03/2009 alle 05:12
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 21:38
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il 24/03/2009 alle 21:35
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il 15/01/2008 alle 22:08