Creato da maidirmai_2007 il 01/12/2007
Parole disilluse che si inseguono
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BASTA!
DONNA VIRTUALE
La mente vaga come impazzita
Sotto la pelle mille spilli
roventi
Sul corpo le carezze delle tue mani invadenti
Una sensualità riscoperta non
più sopita
Insegui sognante la passione atavica
di un amore ancestrale
L’isola deserta in cui lasciarti cullare
dal sole, dal vento e dalla bramosa frenesia
di un compagno dolce e brutale
Sogni affidati a parole in un mondo virtuale
La mano si alza a lenire l’ardore di un seno trascurato
La paura che la voglia possa essere esistenziale
Titubante ti guardi attorno
Orpelli e doni di un amore sfiorito
L’angoscia di non saper trovare
di non saper osare, di non poter rinunziare
L’ardore divampa, il desiderio
esplode
la mente cerca il coraggio
di saper provare
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Ad un'amica virtuale
Dita che si contorcono si tormentano in silenzio
I denti affondano sulle labbra a farti sentire vivo
le righe si susseguono nere su uno sfondo bianco
sai che lì dietro quello schermo informe la sua mente ansima
le sue labbra soffrono
tu non osi rompere il silenzio
la sua immagine danza dentro di te
« Essere ed apparire | IL DIGITALE TERRESTRE » |
E' tanto che non accedo, quella che chiamiamo vita reale mi ha portato ad inseguire senza sosta obiettivi che si modificano, crescono, si moltiplicano, si sgonfiano, spariscono, riappaiono, lasciandoci sempre nell'affannosa ricerca di una stabilità che scompare. Ti risenti solo con te stesso e neanche chi sembra dipendere da te riesce a riportarti in un mondo che non senti più tuo, dove il rifugiarsi sembra sempre più difficile e vano. Trovi un attimo di tregua, un minimo di consapevolezza del tuo esistere, ti riaffermi e ti guardi intorno e mille figurine ti danzano intorno. Vedi come si perdono di vista le cose essenziali, come l'apparire sia ormai il credo diffuso. Vecchi ideali, idee che avevi cullato fin da ragazzo diventano sorpassate , inusuali, quasi ridicole. Hai sempre creduto nella consapevolezza di se stessi e ti accorgi che anche chi sembrava dalla tua parte, che vedevi al tuo fianco in lunghe marce, sembra aver dimenticato quelle poche verità che ti accompagnano da quando adolescente scoprivi che il popolo non era nè bue nè somaro, ma polis e che un governo del popolo in una gestione democratica del potere prevedeva delle delege in cui erano certi delegante, delegato e oggetto della delega e non investiture più o meno divine. Un altro dubbio non proprio Amletico mi fa chiedere se non sia vera quell'affermazione per cui il bugiardo incallito finisce per credere alle proprie bugie e quindi si crea una verità virtuale? Allora abbiamo la via d'uscita facciamolo re di qualche blog e liberiamo gli italiani. Altro dubbio: sono gli altri migliori? o si sono talmente abituati così bene a giocare il ruolo delle parti, osannanti o finti avversari pronti a dichiararsi sconfitti dietro più o meno lauto compenso, su questo palcoscenico da farsa che se gli venisse mai tolto il capocomico si ritroverebbero come disperati personaggi in cerca d'autore?
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Allegoria per un'eterea presenza
Eterea presenza, un dolce broncio da bambina
A volte vicina sento la tua testa poggiarsi sulle mie dita
Poi fuggi quasi inorridita da un contatto cercato, bramato
Mille nuvole si addensano dietro i tuoi occhi
Il temporale dei sentimenti
La voglia di fuggire di rompere le sbarre
di questa gabbia che ami
di spezzare la catena che ti lega
Ti volti indietro, lo sguardo chino sul tuo nido
due implumi aspettano lamentosamente il frutto del tuo gozzo
Davanti a te l’azzurro del cielo, spazi infiniti
dispiegare le ali, lasciarsi cullare dal vento
Un sogno lungamente agognato, il cuore che batte in gola
reclini la testa sul petto immacolato
L’occhio si offusca
lentamente torni indietro
a beccare da una
mangiatoia che ormai odi
un pasto che ha sempre lo stesso sapore
Il trespolo occupato da un signore
che canta sempre la stessa canzone
un cinguettio allegro sul davanzale
un passero appare
sembra invitarti a volare
alzi la testa ti guardi attorno
uno sbattere d’ali
uno strappo al piede
un triste ritorno
un amico che vola via
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