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Creato da lunliya il 06/03/2013
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(ASCA) - Roma, 5 mar - Nel 2010 il 65% delle famiglie italiane ritiene di avere un reddito insufficiente, mentre il 30% ritiene di poter risparmiare, contro il 50% registrato agli inizia degli anni novanta. E' quanto pubblica la Banca d'Italia nei Quaderni di Economia e Finanza col titolo ''Le difficolta' di risparmio nelle valutazioni delle famiglei italiane''. ''La recente flessione del saggio di risparmio delle famiglie italiane, quasi 4 punti percentuali tra il 2007 e il 2011, e' avvenuta - si elgge - a fronte di una sostanziale stazionarieta' in Francia e in Germania''. Dalle valutazioni espresse dalle famiglie nell'ambito dell'Inchiesta mensile sulla fiducia dei consumatori emergono chiari segnali ''di difficolta' delle famiglie nel riuscire a risparmiare la quantita' di risorse desiderata, in presenza di una marcata contrazione del reddito disponibile e del contestuale obiettivo di contenerne l'impatto sul proprio tenore di vita'', prosegue l'analisi degli economisti della Banca d'Italia.. ''La quota di famiglie che ritengono di avere effettive possibilita' di risparmio si e' collocata su livelli storicamente bassi, intorno al 30% dalla meta' dello scorso decennio (era sul 50% all'inizio degli anni novanta). Sulla base di una simulazione condotta per il sottocampione dei giovani con elevata istruzione, il divario tra coloro che ritengono, rispettivamente, opportuno e possibile risparmiare e' aumentato soprattutto fra quelli che vivono soli, in affitto e che sono titolari di un contratto di lavoro a tempo determinato'', si legge ancora. E infine, ''a conferma del disagio espresso dai nuclei familiari, nel 2010 e' aumentata al 65% (era al di sotto del 40% nel 1990) la quota di quelli che valutano il proprio reddito inferiore a quanto ritenuto necessario. L'incremento e' piu' diffuso per i nuclei che vivono in affitto, in cui il capo-famiglia e' operaio oppure disoccupato, pensionato, impiegato a tempo parziale'', conclude lo studio della Banca d'Italia.
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