datti voce....

Post N° 92


Ho riletto il mio blog cercando di estraniarmi da me stessa, di vederlo come se fossi una persona qualsiasi che entra nel mio "mondo interattivo" per scoprire i miei pensieri scorgendo la mia anima, senza conoscere i nomi, i luoghi o i particolari che di solito distolgono il racconto della nostra vita da ciò che per me è fondamentale vivere, le emozioni. Ho sempre temuto di scoprirmi così al mondo, perchè solo il pensiero di sentirmi nuda davanti a qualcuno mi faceva sentire tremendamente a rischio, colpevole di pensieri ingiusti, sempre intimorita da possibili giudizi, consapevole che le persone non possono capire ciò che per te è ovvio. Ho letto i miei post come avrei potuto leggere una poesia della Dickinson (con l'umiltà di non sperare di trovarci lo stesso spessore letterario) giocando come si fa quando si apre un libro, calandomi nei panni della scrittrice, stabilendo con lei un patto per cui devo credere a tutto ciò che scrive, devo dimenticare i confini delle diverse realtà che dividono lei scrittrice da me lettrice, in modo da far mie le sue paure fino a sentirmi addosso il suo dolore, arrivando a starci male perchè è come se stesse accadendo ora e a me. Ho capito di avere fatto uno sforzo enorme avendo scritto con tanta sincerità le mie sensazioni. Ho capito di aver fatto un profondo lavoro su me stessa, trasformando queste pagine di internet nel mio segreto diario che custodivo lontana da sguardi indiscreti e da chiunque potesse, leggendo ciò che scrivo, entrare dentro di me. L'ho fatto inizialmente pensando che solo estranei avrebbero letto il mio blog. Avrebbero scritto commenti, avrebbero giudicato, ma non avrebbero cercato nomi, non si sarebbero interrogati sui tempi, avrebbero letto i pensieri come si fa immaginando il volto di uno scrittore di cui hai letto un'intera bibliografia ma a cui non hai mai associato una fotografia. Avrei permesso a chi leggeva di conoscere una persona che nella vita vera si nasconde, fatta di paure che cela davanti ad una maschera che sfoggia impavida davanti al mondo che potrebbe farle del male. E i commenti a volte arrivavano duri, e come spari mi echeggiavano dentro la testa per ore; a volte mi sono sentita incompresa, altre volte presa in giro; ma è successo anche che ho trovato persone che capivano ciò che scrivevo, o comunque che provavano a reggere il patto, che mi hanno fatto sentire che avrei potuto sempre più spingermi ad aver fiducia del mio angolo in cui potevo essere me stessa, togliermi la maschera e scrivere dei miei pensieri. Ho letto dei post del passato lontano e di un passato che ricordo bene perchè vicino nel tempo, anche se mi sembra così distante dalla persona che sono ora. Ho trovato la scrittrice coraggiosa.. perchè parlava di emozioni forti, che io tento di far credere di poter non provare. L'ho trovata una donna con tante paure, sconfinate, che sono causa di qualcosa che nemmeno lei conosce e che non riesce nemmeno ad ammettere a se stessa, e che riflette nella quotidianità, nei rapporti di tutti i giorni, in un'isonnia che diventa un tormento, in pianti senza motivo che esplodono all'improvviso, in una sfiducia nell'universo maschile, in un bisogno disperato di farsi vedere forte, di piacere, di essere protetta da una maschera e da un sorriso dipinto come quello dei pagliacci al circo. Una donna che parlava dei suoi incontri sbagliati, della volontà di credere nella stessa idea di amore di cui aveva tanta paura. Si intravedono squarci in cui si lasciava tutto alle spalle e provava a far vivere anche nei racconti quella positività che di solito la contraddistingue nella vita vera. Ma poi tornava ad evere pensieri di cui quasi si vergognava perchè forti o sconfortanti, ed allora si rifugiava nel suo blog e scriveva di emozioni che capiva essere sbagliate, quasi legate ad un'immagine di ciò che avrebbe voluto che fosse più che ad una persona in carne ed ossa, che non avrebbero avuto un futuro, che nella vita vera sarebbero state dai lei stessa soffocate. Oppure parlava di momenti tristi che attraversava, di cui avrebbe scritto in modo da trovare uno sfogo e che poi avrebbe spento insieme al computer per accendere la persona che non si fa rattristare e che si fa passare tutto addosso. Nell'ultimo post è stato come leggere di una speranza che si accende. Come se nella vita vera ci siano persone capaci di dirci parole e darci baci che parlano di fiducia, del provare a rischiare insieme, lasciando alle spalle il passato che ci ha fatto male, i volti che ci hanno portato a scrivere di pensieri tristi, che sono stati a loro modo importanti e che non scompariranno ma che verranno ridimensionati, che prenderanno posto di contorno, e non causeranno più emozioni, sospiri lacrime o sobbugli. Non capita in un attimo di scacciare le paure. Ma in due forse è più semplice farlo. Ci sono motivi che anche a noi sono sconusciuti e che forse è meglio tenere sotterrati dentro di sè, ma la cosa meravigliosa è trovare qualcuno capace di interessarsi alla tua felicità, che stà bene sentendoti stare bene. Capita di provare emozioni che ogni volta sembrano essere le prime. Che ogni volta si ripresentano con forme diverse, che ti colgono impreparata e che ti fanno sentire come una vergine che vuole essere presa per mano desiderosa di imparare, di conoscere. Ogni volta fai qualcosa per la prima volta, che diventa importante perchè fatta con la persona per te più importante. Ed il passato ti sembra sempre più sbagliato e privo di senso, un ricordo bello e brutto che rimane sfocato e che non assomiglia alla bellazza di quello che stai vivendo adesso, che anche se ti faceva provare delle emozioni forti, per cui hai sprecato parole in cui credevi perchè uscivano anche se poi tu stessa ti lamentavi della loro sfuggevolezza e inconsistenza, non è come la felicità che può darti il sentirti accanto la persona giusta, quella che cerca di capirti, che ti ascolta, che non ti lascia perdere. Quella persona che vuoi che sia felice, che ti sembra dica sempre quello che da una vita avresti voluto sentirti dire. Quella persona che ringrazi di aver conosciuto perchè con lui ti sembra di vivere per la prima volta. Quella persona per cui un bacio alla prima uscita diventa un imbarazzo che puoi correre, quella persona che ti fa venire i brividi con un soffio, che fa l'amore con te stringendoti forte, che ti fa venire voglia di urlarlo che sei solo sua.. perchè è come se fosse vero che prima d'ora è come se l'amore non l'avessi mai fatto. Se leggessi il mio blog fingendo di non conoscermi credo lo leggerei così.. darei rilievo forse a cose diverse da quella che forse le persone tendono a considerare importanti. Ma la scrittura è un'arma a doppio taglio, sò che lo scrivere dei miei pensieri può portare a non capirmi e anche se questo mi rattrista è il rischio che ho deciso di correre scrivendo nel mio blog.. a cui tengo, e che sento bello come la verità che esce dalla bocca dei bambini che non hanno ancora le paure dei grandi.