Alberto Malaguti

FOGLIA


 Leggerezza di una foglia cadde sul mio capo.Quel giorno benedetto dal Signore che mi diede la forza di vedere quel albero come una sorgente di vita assoluta ed io al suo cospetto avere quel senso di gioia infinita.La tolsi e cadde questa foglia morta che con i suoi colori mutevoli incantava ancora,come prima quando era in quel ramo sopra la mia figura.Ferma per terra insieme ad altre,ma lei si distingueva era caduta da poco aveva ancora tutto quel calore.Era perfetta per me e volevo incorniciarla come fosse un dipinto.Sistemata per caso sopra a questo che sembrava un manto erboso ma in realtà,era pieno di foglie che col nostro cammino attenuavano quel rumore caratteristico delle nostre scarpe.Sapeva già di aver già vissuto la sua vita,quello che non sapeva era che poteva continuare a vivere ancora.Nella sua imperfezione aveva già dato un segnale a noi,consapevoli della sua esistenza,di non calpestarla troppo altrimenti potrebbe rovinarsi quel suo favoloso insieme di poesia e arte.Sapendo di aver volato per poco tempo,ma che sarebbe bastata una folata di vento per fargli cambiare il suo contorno,ma non la sua esistenza ancora chiara e nitida come sempre,come acqua cristallina.Bagnarla o infangarla potrebbe combiare i suoi colori ma il valore rimarrà per sempre,come un dono voluto dal destino.Sarà un caso o necessità,ma la foglia è ancora esattamente nel suo posto quasi volesse parlare con me della sua vita,ancorata ad un ramo,che vedendola per terra gli sorride dicendogli quanto sia stata importante per se e il suo equilibrio.Quella rugiada che ogni tanto arriva,sembrano  un insieme di lacrime date,per aver un sentimento a questa natura che rimarrà sempre nel nostro animo.Come quella foglia che in mezzo a pagine di un libro,fa raffiorare la nostra voglia di vedere sempre colorato in questa esistenza a volte grigia.