Quella goccia arrivata nella mia testa mentre camminavo lungo quel viale che circonda il mio paese.Era appesa nelle foglia di un tiglio e aspettava il mio passaggio per poter cadere e bagnare i miei capelli.Così anche altre foglie e in questi alberi che circondano quel luogo da me sempre amato e dove ho trovato la mia solitudine ma anche tanti momenti incantati della mia vita.Questa goccia che è caduta ha sorpreso anche me stesso,forse era rugiada in quella mattina,così presto andavo camminando verso quel posto che non avrei mai dimenticato.Era una casa abitata da un anziano e dove oltre al camino non vi erano altri oggetti a parte un sedia di legno usata e sistemata con quel orgoglio di non chiedere aiuto,ma rimanere fedele al suo spirito di vero emiliano.Questo signore,come la gente di queste parti ha sempre lavorato e dato il suo impegno per rendere tutto più onesto ed equilibrato.Egli aveva in se quel motivo di continuare a vivere per rendere ogni suo istante di vero e meno doloroso.Come spesso capita un vicino di casa si accorse dei suoi lamenti e capendo la situazione mi chiamò sapendo che interesse potevo provare per queste figure eccezionali.Entrai quella mattina trovando la porta a parte e pensando che forse ero arrivato tardi,invece lo trovai immobile nel pavimento,cercai di rendermi utile e alzando almeno il suo capo,vidi quei suoi occhi muoversi e cercare aiuto in qualcuno.Gli dissi di stare tranquillo che poco dopo sarebbero arrivati i medici e tutto sarebbe stato più facile e semplice.Arrivarono dopo mezz'ora e lo portarono in ospedale,parlando con me,chiesero se ero suo figlio,io gli dissi che ero solamente un amico e comunque volevo andare insieme a lui,se era necessario,loro acconsentirono.Arrivati in ospedale sentivo come un presenza dentro di me,una senzazione molto particolare.Aspettai e aspettai in quella sala che aveva un vetrata enorme,sentivo un silenzio parlato che arrivava fino al mio animo più profondo.Nessuna notizia e la mia mente che iniziava a viaggiare con quella fantasia che solamente nel mio essere poteva comparire.Come un bambino iniziai a piangere,pensando che forse non l'avrei più visto,che forse quei suoi occhi non avrebbero più incrociato il mio viso.In quel tempo che sembrava non finisse più,andai indietro con la memoria a ripercorrere tutta la mia vita e vedendo che una situazione così non era ancora successa alla mia persona.Pensavo di essere forte e che tutto potesse accadere e mai avrei avuto delle difficoltà in ogni occasione.Invece eccomi qua ad aspettare semplicemente una risposta,forse per rendermi tranquillo ed essere ancora una volta egoista o invece vedere comparire una altra volta quel anziano davanti a me e sentire almeno una volta la sua voce.Il medico arrivò che dormivo in quella sedia disposta in angolo.Toccandomi il corpo con una mano,feci un salto,ero impaurito e sgomento ma al tempo stesso avevo realizzato nel sorriso del medico la felicità incontenibile.Un abbraccio forte e sincero tra me e il medico e poi feci una corsa per andare a vedere quel uomo.Vidi una sua lacrima scendere in quella guancia segnata dal tempo ma avendo nella determinazione l'espressione del vivere.Ancora oggi penso a quella giornata e rivedo tutta la mia espressione,nel nostro sguardo ancora presente nel mio cuore.
UN MOTIVO IN PIU'
Quella goccia arrivata nella mia testa mentre camminavo lungo quel viale che circonda il mio paese.Era appesa nelle foglia di un tiglio e aspettava il mio passaggio per poter cadere e bagnare i miei capelli.Così anche altre foglie e in questi alberi che circondano quel luogo da me sempre amato e dove ho trovato la mia solitudine ma anche tanti momenti incantati della mia vita.Questa goccia che è caduta ha sorpreso anche me stesso,forse era rugiada in quella mattina,così presto andavo camminando verso quel posto che non avrei mai dimenticato.Era una casa abitata da un anziano e dove oltre al camino non vi erano altri oggetti a parte un sedia di legno usata e sistemata con quel orgoglio di non chiedere aiuto,ma rimanere fedele al suo spirito di vero emiliano.Questo signore,come la gente di queste parti ha sempre lavorato e dato il suo impegno per rendere tutto più onesto ed equilibrato.Egli aveva in se quel motivo di continuare a vivere per rendere ogni suo istante di vero e meno doloroso.Come spesso capita un vicino di casa si accorse dei suoi lamenti e capendo la situazione mi chiamò sapendo che interesse potevo provare per queste figure eccezionali.Entrai quella mattina trovando la porta a parte e pensando che forse ero arrivato tardi,invece lo trovai immobile nel pavimento,cercai di rendermi utile e alzando almeno il suo capo,vidi quei suoi occhi muoversi e cercare aiuto in qualcuno.Gli dissi di stare tranquillo che poco dopo sarebbero arrivati i medici e tutto sarebbe stato più facile e semplice.Arrivarono dopo mezz'ora e lo portarono in ospedale,parlando con me,chiesero se ero suo figlio,io gli dissi che ero solamente un amico e comunque volevo andare insieme a lui,se era necessario,loro acconsentirono.Arrivati in ospedale sentivo come un presenza dentro di me,una senzazione molto particolare.Aspettai e aspettai in quella sala che aveva un vetrata enorme,sentivo un silenzio parlato che arrivava fino al mio animo più profondo.Nessuna notizia e la mia mente che iniziava a viaggiare con quella fantasia che solamente nel mio essere poteva comparire.Come un bambino iniziai a piangere,pensando che forse non l'avrei più visto,che forse quei suoi occhi non avrebbero più incrociato il mio viso.In quel tempo che sembrava non finisse più,andai indietro con la memoria a ripercorrere tutta la mia vita e vedendo che una situazione così non era ancora successa alla mia persona.Pensavo di essere forte e che tutto potesse accadere e mai avrei avuto delle difficoltà in ogni occasione.Invece eccomi qua ad aspettare semplicemente una risposta,forse per rendermi tranquillo ed essere ancora una volta egoista o invece vedere comparire una altra volta quel anziano davanti a me e sentire almeno una volta la sua voce.Il medico arrivò che dormivo in quella sedia disposta in angolo.Toccandomi il corpo con una mano,feci un salto,ero impaurito e sgomento ma al tempo stesso avevo realizzato nel sorriso del medico la felicità incontenibile.Un abbraccio forte e sincero tra me e il medico e poi feci una corsa per andare a vedere quel uomo.Vidi una sua lacrima scendere in quella guancia segnata dal tempo ma avendo nella determinazione l'espressione del vivere.Ancora oggi penso a quella giornata e rivedo tutta la mia espressione,nel nostro sguardo ancora presente nel mio cuore.