Alberto Malaguti

UN MOTIVO IN PIU'


 Quella goccia arrivata nella mia testa mentre camminavo lungo quel viale che circonda il mio paese.Era appesa nelle foglia di un tiglio e aspettava il mio passaggio per poter cadere e bagnare i miei capelli.Così anche altre foglie e in questi alberi che circondano quel luogo da me sempre amato e dove ho trovato la mia solitudine ma anche tanti momenti incantati della mia vita.Questa goccia che è caduta ha sorpreso anche me stesso,forse era rugiada in quella mattina,così presto andavo camminando verso quel posto che non avrei mai dimenticato.Era una casa abitata da un anziano e dove oltre al camino non vi erano altri oggetti a parte un sedia di legno usata e sistemata con quel orgoglio di non chiedere aiuto,ma rimanere fedele al suo spirito di vero emiliano.Questo signore,come la gente di queste parti ha sempre lavorato e dato il suo impegno per rendere tutto più onesto ed equilibrato.Egli aveva in se quel motivo di continuare a vivere per rendere ogni suo istante di vero e meno doloroso.Come spesso capita un vicino di casa si accorse dei suoi lamenti e capendo la situazione mi chiamò sapendo che interesse potevo provare per queste figure eccezionali.Entrai quella mattina trovando la porta a parte e pensando che forse ero arrivato tardi,invece lo trovai immobile nel pavimento,cercai di rendermi utile e alzando almeno il suo capo,vidi quei suoi occhi muoversi e cercare aiuto in qualcuno.Gli dissi di stare tranquillo che poco dopo sarebbero arrivati i medici e tutto sarebbe stato più facile e semplice.Arrivarono dopo mezz'ora e lo portarono in ospedale,parlando con me,chiesero se ero suo figlio,io gli dissi che ero solamente un amico e  comunque volevo andare insieme a lui,se era necessario,loro acconsentirono.Arrivati in ospedale sentivo come un presenza dentro di me,una senzazione molto particolare.Aspettai e aspettai in quella sala che aveva un vetrata enorme,sentivo un silenzio parlato che arrivava fino al mio animo più profondo.Nessuna notizia e la mia mente che iniziava a viaggiare con quella fantasia che solamente nel mio essere poteva comparire.Come un bambino iniziai a piangere,pensando che forse non l'avrei più visto,che forse quei suoi occhi non avrebbero più incrociato il mio viso.In quel tempo che sembrava non finisse più,andai indietro con la memoria a ripercorrere tutta la mia vita e vedendo che una situazione così non era ancora successa alla mia persona.Pensavo di essere forte e che tutto potesse accadere e mai avrei avuto delle difficoltà in ogni occasione.Invece eccomi qua ad aspettare semplicemente una risposta,forse per rendermi tranquillo ed essere ancora una volta egoista o invece vedere comparire una altra volta quel anziano davanti a me e sentire almeno una volta la sua voce.Il medico arrivò che dormivo in quella sedia disposta in angolo.Toccandomi il corpo con una mano,feci un salto,ero impaurito e sgomento ma al tempo stesso avevo realizzato nel  sorriso del medico la felicità incontenibile.Un abbraccio forte e sincero tra me e il medico e poi feci una corsa per andare a vedere quel uomo.Vidi una sua lacrima scendere in quella guancia segnata dal tempo ma avendo nella determinazione l'espressione del vivere.Ancora oggi penso a quella giornata e rivedo tutta la mia espressione,nel nostro sguardo ancora presente nel mio cuore.