Albi e la poesia - parole di Alberto Motta
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Caverne

L'estasirapisce la mia vita,come un sassogettato nello stagnoche non smette di spegnersi nel cerchioconcentrico dell'esistenzapropagandosi all'infinito
 

Amarcord

Cerco qualcosa nel profondoche mi regali ancora una voltail sorriso, mi sforzo ma non sento il mio cuore vibrareall'unisono con te
 

Di notte

Di notte il silenziorotto dal latrato dei caniemula la nostra sortementre canta senza fineil ricordo dell'alba
 

Ispirazione

Un'altra giornataè passata tra le urlasilenziose di chi per unpugno di grano hasmarrito la strada
 

Una luce nella foresta

Ecco cosa sei tuuna luce nella forestache apre il passo alviandante, come un soffiodi spirito che riempiei cieli della sorgenteche zampilla nel deserto
 

Madre

Non ti riconoscoanche se ti ho dipintonon vedo nei tuoi occhiquella misericordia cheti è riconosciuta, vedo soloun viso senza smorfie
 

soffro

soffro quando mancala parola non quandosolo dipingo la mia estasi
 

Costato

Il tuo santo nomehai legato a meche per un’attimoho visto la lucedella tua misericordia
 

Caro amico

Caro amicoti scrivo queste poche righeper dirti quanto dentro di mesi è fatta strada l’idea che lamia vita sia come un soffiodi vento gettato nella tempesta
 

Canto quando posso

Canto quando possoquando l’idea di sentirsisoli è come una nevicatain pieno agosto.Quando anche le bacchearrossiscono!Quando i prati e l’immensitàdel cielo coprono di ridicoloi miei pensieri
 

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