Ancora una volta
a coronare le mie notti
è l'alba,di questo
inverno freddo e gelido
dove assiepati come larve
siamo qui a godere dell'altrui
mondo, che in una notte
di primavera irrompe
come un muro sordo
di incompressioni
sulle nostre opere
di misericordia
Non è poesia è solo rumore
è solo la sorda sinfonia delle cose
che accende dentro di me le parole
Cammino solerte verso
la meta,non curandomi
di incrociare sul mio passo
colui che per un gesto vanesio
ha costruito sepolcri
Non canterò più del dolore
non canterò più della mia
infelicità,lascerò solo lo
spazio al mio destino di
compiersi cosi come si
compie il volere di Dio
Signore mi aggrappo
alle tue braccia che protese
verso l'infinito aggiustano l'anima