sconnesso

ribellione automatica di un uomo amorfo.


sotto la mia finestra passa un canale,mi sporgo con la mano e prendo acqua bianca.bevo.ne bevo più che posso.sa di acquavite e assenzio.mi sono svegliato presto,sentivo voci e rumuri,ero nel canale a galleggiare appeso fuori dalla mia vita.uno straccio tra gli stracci.panni stesi ovunque.persone.piatte come appena centrifugate.liscio come un tavolo da biliardo con la palla nera che sbaglia sempre buco.il mio canale scorre scorre a valle.la valle è stretta e umida,mentre mi scorro sento voci pettegole dagli stracci.ehi, ma lo sai che sei uno straccio?ma lo sai che hai un buco nello stomaco dalla nascita?dimmi la verità,vuoi solo vendetta vero?vuoi uccidere per ucciderti,vuoi risucchiarti e non lasciarti scorrere.nato?e quando?ehi,puoi infilare una striscia rossa infinita dietro di te,il buco nero che hai dentro rimane li e ti guarda,distratto,il buco è il tuo obbiettivo grandangolo sulla tua vita.distratta.nel canale non si sta male.non si sta bene.si vede il buco e lo straccio.dove mi porti stasera?