Vi rivelero formaggio stagionato..forse un po' troppo!!!tanto che nelle celle frigorifere ´son state trovate sottilette datate 1980! - ripulite, mischiate e pronte per il riciclo in tavola
mi ci son voluti un po' di giorni per prender in mano il materiale (avariato) di una notizia poco rimbalzata nei telegiornali..x' tremendamente scomoda:Perno della questione è la ditta Tradel, che si occupa del ritiro dal commercio di prodotti lattiero caseari che possono ancora essere riutilizzati per la produzione di formaggi fusiL'indagine è partita per caso nel novembre 2006, quando la Guardia di Finanza di Cremona ferma un Tir il cui carico aveva un odore nauseabondo. All'interno c´è del formaggio semilavorato, in evidente stato di putrefazione. Il carico è partito dalla Tradel ed è diretto alla Megal (No) Di li a poco i controlli nei 4 stabilimenti incriminati 4 aziende con sede a Cremona, Novara, Biella e Woringen in Germania, tutte riconducibili all’imprenditore siciliano Domenico Russo.Dai controlli si passa alle intercettazioni telefoniche che hanno permesso di ricostruire un' organizzazione dal giro di milioni di euro. Gli scarti di formaggio..anzichè essere smaltiti, venivano riciclati con l’appoggio di grandi aziende multinazionali e grosse centrali del latte.La Tradel (e consociate) lavorava oltre 11.000 tonnellate di formaggio avariato, formaggio che conteneva cose raccapriccianti tra le quali:formaggi ammuffiti , scaduti, decomposti, con tracce di escrementi di roditori. .con vermi, con residui di plastica tritata (gli imballaggi), Persino schegge di ferro fuoriuscite dai macchinari ed inchiostroIl materiale anziché essere smaltito subiva una serie di lavorazioni che lo portavano a tornare sugli scaffali di discount ed ipermercati (spesso attraverso quegli stessi marchi che lo avevano venduto come rifiuto) sotto forma di sottilette, formaggio fuso, formaggio grattugiato, mozzarelle, gorgonzola ed altre specialità casearie I nomi citati nei quotidiani (e poi spariti.. dopo le smentite pubbliche degli addetti stampa):in primis Galbani (nelle vesti sia di fornitore che di acquirente).. seguono Granarolo , Cademartori, Brescialat, Nedeghini, Igor, Centrale del latte di Firenze, Frescolat, Euroformaggi, Mauri, e Prealpii ed altre multinazionali europee.Si operava anche grazie alla connivenza delle Asl (e infatti anche la Asl di Cremona è indagata)Tutti sapevano: anche gli impiegati e gli operai delle ditte incriminate hanno hanno dichiarato di conoscere la situazione ma hanno evitato di renderla pubblica, anche per non perdere il posto .Il vero businesss di questa associazione sconquassa-budella era pero' il "recupero" di mozzarelle ritirate dal mercato , di croste di gorgonzola, di sottilette composte con burro adulterato e di formaggi provenienti da black out elettrici di un anno prima .Per sconvolgervi un po' ecco uno stralcio delle intercettazioni«La merce che stiamo lavorando, come tu sai, è totalmente scaduta...», dice il responsabile della Tradel, al suo capo (Domenico Russo). Che gli risponde: «Saranno cazzi suoi... « (delle aziende fornitrici). Il formaggio è «merda». Ma non importa, «...perché se la merce ha dei difetti. .. io poi aggiusto, pulisco, metto a posto... questo rimane un discorso fra me e te...» discorso che fece Russo mentre trattava la vendita di sottilette -scadute da un anno e mezzo -. Ehm..dopo aver letto cio'..la mia voglia di mangiare le sottilette..è scesa sotto le scarpe!tutto ha avuto origine da articolo
repubblica del 5 luglio approfondito dal sito
portadimare