APPUNTI DI UNA MAMMA

TURISTI PER CASO, CENTURIONI PER PASSIONE


Era da tanto che glielo avevo promesso. Una giornata a Roma. Solo noi tre.L'avventura del treno,non era la prima volta, ma è stata la prima volta di noi tre insieme.Così ieri mattina alle dieci siamo partiti. Tre improbabili turisti nella città eterna. Un caldo afoso da pieno luglio, altro che 6 settembre. Piazza del Popolo, il Corso, piazza di Spagna, fontana di Trevi..."mamma ma quella statua è viva? Mi ha salutato!" Era un mimo.  E sulle vie dei turisti di mimi ce ne sono a decine, in tutti gli atteggiamenti in tutte le pose. Cari ci sono costati questi mimo, ognuno un piccolo pegno. E la rivelazione: "Mamma voglio fare il mimo! Io sto li fermo la gente mi guarda e mi dà i soldini"Piazza Colonna e Montecitorio "mamma qui ci sono quelli che comandano?".L'enorme conca di piazza Navona, l'oscura penombra del Pantheon e la montagna bianca dell'Altare della Patria, con le bandiere sventolanti e i soldatini rigidi e sudati sotto un sole impietoso ed un mitra pesante. Quasi per scherzo ad intonare l'inno di Mameli, quel nostro inno così tanto vituperato ma così caro nelle sue memorie evocative. E poi la lunga marcia nella storia: la via dei fori imperiali -Mamma ma perchè lasciano le case tutte "scarambobate"?-. Fino all'ultima prepotente immagine: le arcate arroganti del Colosseo. L'odore del sangue e del sudore nei miei racconti su gladiatori e lottatori (la soria dei martiri l'ho rimandata a tempi più maturi). E lì, ai piedi del cerchio di storia, un improbabile Romeo, er mejo del colosseo, vestito da centurione in saldo per una foto. Foto che abbiamo schivato nonostante il fascino del guerriero su mio figlio: "mamma voglio fare il soldato romano!". E dieci metri più in là come per caso, in vendita, un elmo, uno scudo, e una spada, dalla plastica del ventesimo secolo ai fasti dell'epoca imperiale. Solo 15 euro per un sogno che si realizza. Il suo, il mio.