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kHUGAR DELLA COSCIENZA PRIMORDIALE

Miei cari fratelli celesti, dolci creature nobili dal cuore pavido ed impregnato di tristezza, voglio gridare con tutte le mie forze e con tutta la mia gratitudine, voglio urlare al cosmo intero tutta la mia sofferenza ed il mio rammarico, voglio poter essere fiero dell'operato degli uomini su questa terra, vorrei poter essere libero di esistere finalmente, ma placherò ogni mia pulsione materiale per apprendere e meditare su quanto assimilato, durante tutta questa mia scelta sofferta di approdare da mondi a voi sconosciuti, per intraprendere l'ardua vita della dualità gaiana.

Ho compreso quanto sia difficile e complicato manifestare ciò che si ha nel cuore, ho compreso questo attraverso l'incontro con creature meravigliose, ho stimolato la mia crescita spirituale, ho sviluppato l'innata natura animalesca insita nell'essere umani, ho amato, odiato, respinto, cercato, represso, difeso, ma soprattutto a mio grandissimo piacere ho cercato e trovato il più grande dono che un'esperienza proficua nella dualità possa dare, e cioè quello della compassione.

Quante anime mi hanno capito, quante anime mi hanno compreso, quante anime mi hanno spronato, quante anime mi hanno aiutato, quante anime mi hanno donato, ed io non sempre ho capito, non sempre ho ripagato, non sempre ho compreso, ma da sempre ci provo.

Miei cari, queste mie umili e sconfusionate righe sono un gesto d'amore nei confronti di quel grande dono che è la mia intera esistenza e di quel grande ed importantissimo dono che è per me la vostra esistenza, queste mie righe intrise di amore, gioia, gratitudine sono probabilmente il gesto materiale di un essere banale, ma l'amore trasuda, ed è solo l'essenza che conta.