MANDRIA ROSSA

Post N° 19


FIERI DI ESSER ITALIANI!!!Berlino , 9 luglio 2006. l’Italia del pallone sale sul tetto del mondo per la sua quarta volta, dopo i mondiali vinti nel ’34, ’38, e l’indimenticabile ’82.I giorni seguenti , nonostante qualche polemica (il caso Zidane- Materazzi)sono un susseguirsi di festeggiamenti, balli e canti ad oltranza  per tutte le città d’Italia.  Il rientro dei campioni del mondo a Roma è un trionfo; un’ovazione lanciata dal Circo Massimo da più di 500.000 persone. Gli azzurri sono in seguito accolti al Quirinale dallo stato maggiore Italiano ( il presidente Napolitano , il premier Prodi, rappresentanti del governo e dell’opposizione) tra gli applausi ed i ringraziamenti per aver ridato al calcio nostrano la dignità che aveva perso dopo lo scandalo “Calciopoli”.          Tutti contenti… tranne uno!!Sembra assurdo ma l’onorevole (se si può definire tale) Calderoni, anche in questa circostanza, doveva trovare la solita frecciatina xenofoba. Riporto le dichiarazioni rilasciate in seguito alla vittoria azzurra: “vittoria della nostra identità, una squadra che ha schierato lombardi, campani, veneti o calabresi, ha vinto contro una squadra che ha perso, immolando per il risultato la propria identità, schierando negri, islamici, comunisti”.Ma cosa sono diventati i mondiali di calcio? Una competizione tra etnie, uno scontro tra culture e religioni?L’aspetto più preoccupante è sapere che sia stato un ex ministro della Repubblica Italiana a pronunciare simili parole che, non sono solo uno squallido modo di interpretare i campionati del mondo ma vera e propria istigazione al razzismo. Roberto Calderoli non dovrebbe nemmeno esprimere il suo pensiero sulla vittoria degli azzurri, fosse per lui saremmo tutti rappresentati calcisticamente dalla federazione “padana” gioco calcio: un’idea che serpeggia nella mente malata dei Serenissimi (autonomisti padani) già da qualche tempo. Non meravigliamoci poi se una parte delle tifoserie organizzate italiane esibisce simboli nazi- fascisti, rimpiangendo a gran voce campi di concentramento e regimi che affermavano la “superiorità” della razza.Non meravigliamoci, perché se queste parole squallide provengono da uno che dovrebbe rappresentare il popolo italiano, per particolari capacità e conoscenze, non possiamo pretendere che le persone che espongono certi striscioni ed intonano “inni” xenofobi, si rendano conto della stupidità delle loro idee.Insegniamo a queste persone che esser fieri di esser Italiani non è un pensiero ne’ di destra ne’ di sinistra, e non deve esser un pretesto per disprezzare altre nazioni,deridere religioni diverse dalla nostra o insultare perché l’avversario ha la pelle di un altro colore,solamente perché non presenta i caratteristici tratti somatici Padani.