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Post N° 64

Post n°64 pubblicato il 14 Marzo 2007 da mandria0

ORA DICO IO!!

Da più di due mesi , in Italia, non si fa altro che assistere a ogni tipo di dibattito su PACS , DICO, convivenze etero o omosessuali e diritti loro (non) riconosciuti.

Passi da trasmissione a varietà televisivo, telegiornale o talk show e ti sembra che in Italia non ci sia nient’altro su cui disquisire: solo i DICO fanno discutere ormai. Almeno cosi vogliono farci credere.

 Salotti buoni della televisione ( uno su tutti, il dott. “Chi striscia, non cade” Bruno Vespa) riempiti di cardinali , alti prelati del Vaticano che si riempiono la bocca di falsità ed epiteti al limite della civiltà, con il risultato che si rischia solo di creare un clima di intolleranza sempre maggiore nei confronti degli omosessuali o dei semplici “laici”.

Nonostante tutto questo gran parlare, si dice di concreto ben poco, col risultato che molta gente è immersa nei dubbi, nei dilemmi, nella confusione!! 

A pensarci bene dei preti o dei cardinali che parlano dell’istituzione sacra del matrimonio messa a rischio da politici atei e poco sensibili, mi suona davvero strana. Parlano proprio loro che, per legge, non si possono sposare.

Evidentemente il Vaticano ha valutato i propri interessi ancora prima di iniziare la discussione su questo dogma medioevale :il matrimonio dei preti. Mi sembra piuttosto chiaro che se un prete è sposato con una donna, dopo la morte l’eredità passa nelle mani della famiglia, anzichè del Vaticano come avviene tutt’oggi.

Un altro bel dilemma, mi viene quando penso che la religione cattolica non è più religione di stato. (Concordato siglato nel 1984 da Craxi e dal card. Casaroli).

Le continue ingerenze da parte della chiesa negli affari e nelle leggi dello stato vengono rispettate ed ascoltate. Ma per lo stesso criterio, se domani mattina la comunità islamica si sogna di intestardirsi per l’applicazione della sharia nelle moschee italiane, dovremo rispettare ed ascoltare  pure questa proposta?

Il punto cruciale comunque è un altro? I DICO sono una proposta di legge che andava presentata, votata, ed approvata nel giro di una settimana, come d’altronde è avvenuta nella quasi totalità dell’Europa.

 Se l’Italia fosse un paese onesto e guidato da gente seria e non ancora da ex- democristiani (finti o di convenienza) il dibattito si sposterebbe immediatamente su cos’è la laicità dello stato e perché nel 2007 non si è ancora verificata una prova di forza dello stato per far applicare finalmente l’art. 7 della sua (nostra) costituzione.

 Dove sono i costituzionalisti? La corte costituzionale ? dove siete?

 Per dover di cronaca ho apprezzato l’intervento di Scalfaro a riguardo. Democristiano si, ma sicuramente garanzia di rispettabilità quando si parla di Costituzione.(Scalfaro è uno degli ultimi componenti, ancora in vita e che partecipa alla politica attiva,  della storica Commissione dei 75 a cui, all’interno dell’Assemblea Costituente, fu affidato il compito di redigerne il testo).

Spero che molto presto qualche politico mi dia qualche speranza, uno che dica chiaramente quello che c’è da dire senza tanti giri di parole e soprattutto senza paura di scatenare le ire di Ruini e soci. Fino ad allora teniamoci la speranza.

Termino ricordando l’articolo 7 della nostra costituzione. (ripassarla ogni tanto fa solamente bene)

Articolo 7: «Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale».

 

 
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Commenti al Post:
mary_light
mary_light il 02/04/07 alle 16:13 via WEB
Ciao tosi! Tanto per cominciare vi faccio i miei complimenti sia per il blog che per l’impegno che ci mettete nel fare tutto quello che fate... e complimenti anche per quest’articolo… Premetto che io sono una cristiana cattolica convinta e praticante… ci tengo a precisarlo non perché sia una cosa particolarmente rilevante, ma solamente perché mi infastidiscono, e non poco, le persone – e l’esempio più eclatante sono “i politici che difendono la famiglia” - che si riempiono la bocca di morale religiosa, precetti cristiani, matrimoni cattolici e via dicendo, senza neppur sapere com’è fatta una chiesa. Detto questo, sono perfettamente d’accordo col pezzo che avete scritto: non condivido assolutamente la posizione della chiesa, ha sicuramente una mentalità obsoleta e, probabilmente sì, opportunista. Ma il mio pensiero è un po’ diverso… non credo che il problema sia che la chiesa si mette in mezzo alle questioni politiche, perché penso, ad esempio, a quanto Wojtyla abbia fatto sentire la sua voce contro le guerre o contro le leggi sull’oppressione nei paesi dell’est, e a quanto sia riuscito a fare, proprio “ingerendo” negli affari e nelle leggi degli stati. Penso che, nonostante l’articolo 7, comunque la chiesa sia legata allo stato perché è legata alle vite delle persone che formano lo stato. Come non credo che il problema sia che i preti non si possono sposare, perché ci sono preti che non riescono nemmeno a star dietro a una parrocchia, figuriamoci a moglie e figli!!! Il punto, secondo me, è un altro, e cioè che non si è ancora capito che stiamo tutti chiedendo la stessa cosa: il diritto di potersi voler bene come ci pare, e potersi fare una famiglia. Punto. Non è un concetto così alto da non poter essere capito, ma il problema è che ora si tende solo all’opporsi l’uno all’altro. L’unico fine è mettersi i bastoni tra le ruote a vicenda. La chiesa ormai non fa altro che dire no a qualsiasi cosa… e i politici rispondono facendosi paladini della famiglia quando hanno due o tre mogli nel curriculum, figli con chiunque, eccetera eccetera… il problema fondamentale è che ormai l’ipocrisia regna sovrana, a destra e a sinistra, nella chiesa e in parlamento, e questo non c’entra niente con la Costituzione e il suo articolo 7. Detto questo, accetto qualsiasi critica… a presto!!! :) Mariachiara
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mandria0
mandria0 il 04/04/07 alle 14:22 via WEB
anzitutto ti devo ringraziare per le belle parole espresse per il nostro lavoro, credimi, sono davvero una bella soddisfazione. non mi permetto di sollevare nessun tipo di critica, quello che dici è giustissimo, mi premeva ricordare che la chiesa negli ultimi mesi si è intromessa troppe volte con appelli( che a volte hanno le sembianze di ultimatum) e proclami su competenze che riguardano,e devono riguardare, solamente lo stato italiano. Con questo non intendo dire che la chiesa non debba avere diritto di parola,sia chiaro, ma non deve permettersi di mobilitare le piazze contro il governo, di destra o sinistra che sia, per l'approvazione di una legge. grazie comunque per la "strigliata d'orecchie", è sempre utile. MAC
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