Associazione di Volontariato ANTEAS”Mani Amiche”Sede: Via BELLINI,49-80135 (NAPOLI) Tel..Fax:-081/5449766 – C.F.-95085810683
http://blog.libero.it/maniamiche E.mail: maniamiche-ass.vol@libero.it L’Associazione di Volontariato “ANTEAS Mani Amiche” in collaborazione con i Padri Agostiniani Scalzi e con la Sopraintendenza alle Belle Arti :( Dott. ssa Luciana Arbace) e (Dott.ssa Eliana Creazzo)In occasione del Maggio dei Monumenti 2009. È lieta di annunziare la riapertura al pubblico della Chiesa di Sant’Agostino degli Scalzi (ex Santa Maria della Verità) già S. Maria dell’Oliva, per darela possibilità di effettuare visite guidate e gratuite, ed ammirare la meravigliosa architettura e i bellissimi dipinti in essa conservati ed ancora in fase di restauro.Si ringraziano tutti coloro che si sono prodigati e continuano a prodigarsi per i restauri e per mettere in ordine un cosi importante tassello di storia, cultura,arte e religione Partenopea. Chiesa di Santa Maria della Verità (già S. Maria dell’Oliva).
Scorcio della facciata (in fase di ristrutturazione)
Scorcio dell'interno (in restauro), con le decorazioni a stucco che ricoprono tutte le strutture portantiLa chiesa di Santa Maria della Verità, già S. Maria dell’Oliva (comunemente detta Sant'Agostino degli Scalzi) è un luogo di culto di interesse storico ed artistico di
Napoli.Fu eretta negli anni
1603-
27 da
Giovan Giacomo di Conforto (già operativo nella vicina
chiesa di Santa Teresa) e fu restaurata nel
1688 da
Arcangelo Guglielmelli e da
Giuseppe Astarita nella seconda metà del
Settecento. Abbandonata per svariati anni,intorno al
2000 sono iniziati i lavori di restauro architettonico della struttura e di recupero artistico delle operein deposito.Nell'interno, un rivestimento di stucco del
XVII secolo copre tutte le strutture portanti dell'edificio;la zona absidale è stata ridecorata sui disegni del Guglielmelli.I dipinti furono affidati ad alcuni pittori napoletani, come:
Massimo Stanzione,
Giacomo del Po,
Andrea d'Aste,
Domenico Antonio Vaccaro, ma alcune opere, per motivi di sicurezza sono state trasferite al
Museo di Capodimonte, come due tele di
Luca Giordano e
Mattia Preti. Le opere scultoree in
marmo e in
stucco sono di
Bartolomeo Granucci e
Nicola Mazzone,
Giulio Mencaglia e
Bartolomeo Ghetti, che ha realizzato la balaustrae l'altare maggiore su disegno del
Guglielmelli. Di notevole interesse è il pulpito condecorazioni realizzate da
Giovanni Conte, detto Il Nano.Nell'
ipogeo della chiesa, vi è custodita una
cripta nella quale venivano sepolti i corpi dei religiosi.La chiesa riapre al pubblico dopo vari decenni a causa del terremoto del 1980 che la danneggiò in alcune sue parti e ne provocò uno stato di quasi assoluto abbandonodi cui, negli anni, approfittarono ladri e malviventi trafugando paliotti d’altare, acquasantiere, suppellettili sacre. Fondata nel 1592 dai padri Agostiniani si affacciava anticamente su uno slargo, creando una quinta di notevole effetto scenografico, completamente scomparsa dopo lunghe e complesse vicende urbanistiche, che hanno ridotto notevolmente il godimento della facciata. All’interno l’edificio si presenta caratterizzato da pianta a croce latina e navata unica fiancheggiata da tre cappelle per lato, alternate a coppie di lesene, con cupola. Tra le meraviglie di questa chiesa bisogna innanzitutto elencare la volta interamentestuccata nel primo Settecento grazie alla finissima opera di Domenico Antonio Vaccaro che realizza qui forse il miglior saggio e testimonianza di stucchi e decorazioni tardo-barocche nel napoletano.L’altare monumentale, cosi come le sei cappelle della chiesa,si può vantare di decorazioni marmoree da autentico capogiro realizzate dal genio di Cosimo Fanzagoe dai suoiallievi che combinando marmi dai più svariati colori hanno creato composizioni floreali di unica cromaticità. Tra i maggiori dipinti appartenenti alla chiesa ci sono due tele di Mattia Preti e una di Luca Giordano custodite, si spera solo per poco, al Museo di Capodimonte, nella zona dell’altare spiccano le tele di Giacomo Del Po eseguite nel 1693 e nel 1695 e di Andrea d’Aste, che completa nel 1710 una "Nascita di Gesù" ed una "Adorazione dei Magi" di pregevole fattura. Per il resto sono ritornate, numerose tele, accuratamente restaurate, di pittori ritenuti minori,al cospetto di tanti grandi, che popolano il secolo d’oro; sono opere di Agostino Beltrano, di Giuseppe Marullo, di Francesco Di Maria. Per concludere e’ doveroso citare altre due curiosità di questa chiesa come il pulpitointeramente in radica di noce sorretto da un maestoso grifone dagli occhi vitrei, esempio unico in Campania e forse anche in Italia, e un quadro raffigurante un crocifisso di notevoli dimensioni, ancora non attribuito, ma di chiara scuola caravaggesca, che è stato completamente recuperato attraverso uno scrupoloso ed accurato restauro. Testo di Ilario D’Amato SI RINGRAZIANO TUTTI GLI ADDETTI AI LAVORIR.U.P.---Direttore Lavori………Dott.ssa LUCIANA ARBACE Dott.ssa ELIANA CREAZZOCoordinatore Sicurezza …………Arch. CIRO COMPAGNONEImpresa Esecutiva…………………DAFNE RESTAURI S.N.C.Direttore Tecnico…………………Dott.ssa AGATA FINOCCHIARO Il Presidente “ANTEAS Mani Amiche” Il Superiore/Rettore dei Salvatore Costigliola Padri Agostiniani Scalzi P.Celestino Leonardo IannilliSi Consiglia di visitare il Blog: http://blog.libero.it/maniamiche