Illusioni

...è finito un altro viaggio


...ed eccomi di ritorno dal mio secondo viaggio negli Stati Uniti...sempre io e mia sorella, un po' meno Thelma e Louise questa volta...Boston, New York, Washington, ecc...ma non sono qui a scrivere un resoconto di quel che ho visto o non visto, fatto o non fatto. E' stato un viaggio strano per certi versi...non credo di essermi mai rilassata del tutto, ho vissuto in un costante stato di allerta e di ansia. Sono partita con pessimi presentimenti, pensieri strani che ho scacciato costantemente giorno dopo giorno, tenendo conto dei segni e pregando, si, pregando...strano pensare a quanti cimiteri abbiamo visto durante questo viaggio! in ogni luogo visitato almeno 2 o 3...quasi un memento mori costante, un invito a godere del momento presente, chè non sai mai quanto ti sia dato da vivere alla fine. Ho pensato molto alla morte durante questo viaggio...mi sono resa conto di avere ancora tanto, ma tanto attaccamento alla vita, a questa vita, con questo corpo e questa personalità, o chiamiamolo ego, o come si vuole. Non è che avessi paura...no, la morte non mi fa paura, probabilmente ho più paura di vivere, di amare, di lasciarmi amare, che di morire.Appena tornata, ho visto mia mamma...mi ha riportato il gatto...e si è messa a piangere non appena mi ha vista...strano un bel po' eh...che anche lei avesse brutti presentimenti? chissà? non ho osato chiederglielo, ho preferito sdrammatizzare come faccio sempre chiedendole se le dispiacesse tanto rendermi il gatto! Certo è che ultimamente anche lei sta diventando di lacrima facile col passare degli anni...Io riesco ad essere una fontana rotta e un muro di insensibilità allo stesso tempo...dipende dalle circostanze e dall'umore del momento, anche da quale delle mie personalità prende il sopravvento ovviamente...e forse anche da chi ho di fronte...che poi non si può stabilire a tavolino cosa ci faccia provare una emozione tale da farci piangere...sto scivolando nel loop della sega mentale, meglio chiudere qui per stasera...