parole per fare

Allora


Mi guardo intornotra le macerie dei sognidel sessantotto di ritornodall'esilio per non direextraplanetario comese dall'universo parallelofosse piovuta l'aciditą del rimpianto.                      Mi guardonello specchio d'acquain un riflesso d'autunnotra i tronchi anneritidall'alito dello sviluppoinsostenibile a garanziadi far sopravviverela libertą d'impresain un contesto di pescia pancia all'aria.                          Mi vedodi riflesso sul pontecon al collo l'angosciaper il tuffo nel vorticedove i cadaveri sfilanoa mia immagine e somiglianzacon la stessa violenzadell'immaginazione al poterenell'epoca dei cloniquando non restano apertipascoli per i poeti.                              Ma non mi arrendo all'evidenzafintanto l'erba mangiai margini dell'asfaltoe cancello gli orroricon un tratto di pennaridisegnando le carteper giocare al castellonel palazzo d'inverno.