parole per fare

Essere o malessere


Per non precipitare - ci dicono - bisogna aumentare la produttività, naturalmente a spese di chi lavora: soltanto così ci può essere più ricchezza da distribuire.Intanto per adesso poco importa la distribuzione - rimando qui alla favola del leone, l'asino, la vacca e non ricordo più il quarto - o redistribuzione; mi interessa l'altra contraddizione legata al godimento dei frutti della maggiore fatica.Come esseri umani, togliendo tutte le altre infrastrutture come ad esempio la salute, siamo condannati a scontrarxci, per le nostre esigenze esistenziali, con due paletti: uno fisso e irremovibile, il tempo, l'altro fino ad un certo punto variabile, lo stress, nel senso che per vivere bene abbiamo bisogno del tempo necessario per godere i frutti del nostro lavoro e che abbiamo necessità di una condizione psicofisica che ci consenta di godere.Ho detto tutto: Più tempo diamo al lavoro e meno ce ne resta per realizzare i nostri desideri, più siamo affaticati e meno siamo in grado di trovare la condizione giusta per assaporare le delizie del benessere.Semplice, no? Troppo semplicistico? Provate a rifletterci mentre siete nel solito ingorgo per tornare tra le accoglienti mura di casa dopo la giornata di lavoro.