parole per fare

Memoires


O Silvana, se si rammenta quando un secolo fa, prima del tramonto, si mandavano il Malesci e il Mastino a ripulire gli avanzi e noi si era tornati al sole,quel poco che restava, dopo il pomeriggio al buio con il mangiadischi a palla e l'ultimo 45 di Peppino di Capri.Io, Paolo, Sergio, la Carla e la Marisa di Borgo, l'Iride e la Lella, Dede e tutti quelli che la vita ha inghiottito e ci ha reso soltanto a sprazzi, ognuno con le sue beghe e ,speriamo, le sue gioie.Sul ponte di legno dello chalet, il Bavello che gorgheggiava meglio di Bobby Solo e il Bavrutto volevano impedire a Dede e Donatella di essere i promessi sposi, ma la virtù trionfò:poi il tempo dette ragione ai bravi.L'anno dopo toccò al romanzo del maestro povero ma bello con il protagonista che passava dagli occhi verdi alla Soraya di Gabriella alla dolcissima Carla, sempre in vena di moine, ogni giorno per Calabuia, Centofonti, nella soffitta di Dede, e la sera Paolo che appena vedeva un'esibizione rock sulla pista dello chalet, diceva 'Vieni,Lella' e metteva tutti a tacere.Lucio Battisti si ispirò proprio a me ed a Paolo per comporre Emozioni: dalle due di notte   il via davanti al postino, in prima fino all'imbocco della Rota, poi seconda, terza tirata fino al collo, prima all'incrocio per prendere in discesa la circonvallazione, e poi a tutta, al massimo, fino al Vado, di nuovo bruscamente in prima e su seconda, terza, Fondaccio,Le prata, per la quarta non c'è tempo, le Case nuove, Baccanino, il Borgo: due minuti e 19, due minuti e !6.E via a fari spenti a San Godenzo, poi di nuovo su ad aspettar giorno perchè aprisse il fornaio e Clemente ci allungasse la schiacciata calda.E' andata avanti per parecchi anni così e non si invecchiava, non ci si annoiava, Castagno era ancora l'ombelico del mondo.Lo so, Silvana, siete con me e se ne sono aggiunti ancora molti altri: sì, probabilmente qualcosa di buono, pur con tutti i  nostri limiti, siamo riusciti a farlo.Continueremo.