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Volare

Post n°125 pubblicato il 10 Gennaio 2012 da mantica_occulti

Stanco, oggi sono stanco. Non demordo la giornata, non la mollo in mezzo alla strada. Troppe macchine guidate da troppi incoscienti, e mi devo difendere a spalle larghe e forti, anche se a volte mi domando se le ho pure io. Si, questa è la sincerità. Spalle larghe, per far appoggiare la pesantezza del Cuore, di un Cuore... quale, non so', non ne ho idea. L' importante è che regge. E regge.

Fiatavo, volavo, ascoltavo, e mi muovevo, passi di danza volteggiati qua e là in mezzo ad un' autostrada d' emozioni, scommesse in partenza e rischiate con gran sudore in questo mondo pazzo, in questo mondo sarcastico, in questa folla di gente che poche sanno dove vanno, che cosa fanno e cosa vogliono. Impauriti tutti da una fottuta ira, l' ira dei capricci. Ironia della sorte, questa volte è toccata a me, pure a me... mi lascia spiazzato, e mi trova reattivo ad ogni suo stimolo. Si, scrivo a me, scrivo a me che so cosa leggo, che so cosa ho in testa. Scrivo a te, che stai ascoltando le mie parole mute da ogni sudore di fatica, mute da ogni giudizio, ammutolite da uno sguardo che nemmeno si vede, il tuo di te che stai leggendo, e ti prendono pure in giro perché probabilmente non riesci manco lontanamente  a capir più che cosa passa tra queste righe: il cambiamento.

Mutevole come le piante, cambio foglie, crescono rami, e mi alzo. Ogni giorno sempre più, mi difento a più non posso crescendo col nutrimento di questo mondo, prana. e mi sto accorgendo che mi diverto pure ad giocare con queste infinite strade che si ripropongono di volta in volta nella mia vita. Mi diverto si, mi diverto a giocare... mi diverto ad ascoltare il tuo consiglio, scrivo, e butto giù ciò che non è, un pensiero che nasce nelle mani e nemmeno sa di esistere, perché è, qui ed ora, istantaneamente volando tra le foglie che cambiano questi rami della mia personalità, della mia persona, del mio essere, del mio modo d' essere. Passa attraverso e mi sfoglia, mi sfiora, mi cura, e mi insegna che tutte le strade portano anche a te. Passa attraverso i rami del mio essere, mi ricordo nuovamente di ciò che c' è dentro e fuori di noi, tutto ciò che è dentro è esattamente uguale a tutto ciò che è fuori. Massimizziamo allora questa teoria dell' essere olografico sia nel micro che nel macro cosmo. Finalizziamoci dunque l' obiettivo che possiamo già esser ben oltre a ciò che siamo. Dunque non me ne faccio più un problema di ciò che era, ma provo nuovamente a tornare sui miei passi, a rimembrare a cosa stessi pensando, tempo fa... a niente. Questa è la risposta.

Niente di nuovo sul fronte occidentale. Non è il titolo del libro che voglio ricordare, è una piccola frase che può sfociare in chissà quale ambito della vostra vita, che rispolvera chissà che cosa. E passa allora, attraverso queste fitte fronde che continuano a far cadere foglie, che continuano a metterne di nuove, e sempre stanno là mi sono accorto ora, quelle foglie, quelle belle foglie che sembrano non passar mai.

Assaporo con la lingua l' emozione che di continuo sfoglia le sue mille sfaccettature, e vedo che ne prende paura. Che sapore ha la paura? Forse quello di non aver più potere su di niente. Mi rammarico allora a vedermi cambiare così in fretta, lasciar cadere delle foglie così importanti così in fretta è un dolore che non posso sopportare, e mi rendo conto che ad un certo punto una è voluta volare così in fretta che m' ha lasciato il ramo dolente, lasciando aperta una piccola ferita e portandosi via pure le altre al suo fianco. Cambio tutti i giorni, ma non così in fretta. Saranno lacrime d' amore allora, che lascerò cadere dal ramo del mio albero per nutrire poi le sue radici, così imparerà prima o poi a sapere che ogni cosa ha il suo peso, che ogni cambiamento è dovuto tutti i giorni, così quand' ho visto il mondo gliel' ho potuto dire: "cadi foglia, cadi fogliolina dal mio cuore, cadi in mezzo a questo traffico e fai vedere che ci sei anche tu, cadi fogliolina mia, anche se alla fine come una lacrima sul viso, cadi fogliolina mia e lasciati trasportare dal vento in mezzo alle macchine, cadi in mezzo a queste corsie così che quando passerà un' auto, mi potrà schiacciare oppure portare ancora altrove sfrecciandomi accanto come una saetta e schiarendomi nuovamente la via intorno a me.

Ed una qualche volta rimarrò pure schiacciato da queste auto da corsa, venendo ed andando, e nel mezzo ballando tenendosi la vita per la coda nel caso che Dio non ci veda."

Eppure questa danza l' ho cominciata proprio guardando te fogliolina, che ti vedo lasciarmi andando a danzare col vento... e chissà qual buon vento potrai mai trovare in mezzo a tutte queste auto... spero la dolce brezza dell' amore ti culli fino a quanto tu possa danzare sulle sue ali, e sperando che siano al tuo fianco per sempre le altre foglioline che hai carezzato e preso per mano, quando lasciasti i miei rami più gracili.

Un ramo d' amore, quel giorno l' ho visto così. Il mio cuore, la mia mano... una promessa è per sempre, ricordi? Nel bene e nel male, come le promesse nel matrimonio, solo interpretandone il principio più profondo rispettando in tutto e per tutto non una legge, ma l' amore.

Tranquilla, non ci sarà nessuno che verrà a disturbare quel legame che c' era, e che ci sarà se Dio lo vorrà, tra di noi. Nessuno potrà scalfire mai ciò che ci teneva insieme, l' un l' altro, quel peduncolo sul quale sei cresciuta sul mio ramo.

Non posso parlare di te però, non so' parlare del tuo albero, non so' parlare del tuo ramo. So' parlare della mia foglia, so' parlare del mio peduncolo... posso dire che è Sacro e niente potrà mai profanare questo peduncolo, così piccolo e fragile che un dolce soffio di vento, al momento giusto, è in grado di cogliere per portarmi a danzare chissà dove...

Dicon tutti che la vita è corta, non è vero è cambiamento.  Dicon tutti che l' amore bisogna costruirselo, non è vero, quello è montarselo. Dicon tutti che si viene e si va, non è vero quello è rifiuto.

Rifiuto di sé stessi, rifiuto degli altri, rifiutare il presente e l' essere. E forse lo sto rifiutando un po' anch' io, tutt' ora. Credo sia normale, così come era diventato normale stare insieme a te. Così come forse è stata proprio questa normalità che ha portato un alito di vento, leggero come un bacio d' amor che sfiora le labbra, ti porta via tanto, forse anche troppo. E quando ti porta via poi uno se non è pronto si spaventa anche, e si tira indietro dopo pochi giorni.

Ah, l' amore... intanto aspetterò nuovamente quest' oggi un nuovo colpo di sonno, e chissà magari se chiusi gli occhi andrò nuovamente in un altro mondo, o in tutt' altro mondo, per un attimo o per sempre non importa... io so', questo basta. So' di essere, so di vivere, so' un po' anche di te... e mi porterò dietro questo peduncolo, o mia fogliolina compare, che cadi dal mio albero mentre io mi stacco dal tuo, portando con me una parte di te che mai potremo l' un l' altro recuperare...

A me va bene così, a te?

Tornerò, tornerai... forse. Non lo voglio né sapere né decidere, voglio soltanto provare a danzare anch' io, vedendo la tua danza leggiadra e silenziosa, anche se questo silenzio e questa lontananza mi uccidono senza scrupolo e senza attesa, si divertono con me come se fosse la prima volta. Un inferno, ed un abisso... e chissà... che l' inferno o l' abisso sia di nuovo l' inizio di una radice che possa nascere da questo mio peduncolo, che sfiorando terra prova a cercare linfa, per non far rinsecchire la foglia...

Purtroppo è più facile che la foglia sia destinata a morire, così com' è nata, cresciuta, staccata, e posata su questa terra in mezzo a queste auto che sfrecciano alla velocità della luce... ma non smetterò mai di pensarti, o di amarti, perché vorrebbe dire smettere di amarti. E se smettessi d' amarti, vorrebbe dire di smettere d' amare anche me, se tu se la mia fogliolina ed io la tua fogliolina, non voglio morire, e non voglio che muori. Al massimo posso aiutarti un pochino vedendoti crescere per poi lasciarti staccare e vederti danzare... con le lacrime agli occhi, con le lacrime al cuore, e le lacrime su nel cielo... ma queste lacrime saranno prima o poi l' acqua della tua sete, che non ti lasceranno mai a bocca asciutta, se lo vorrai.

Dal cuore.

 

 

 

Mantica

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A chi sta già guardando dentro a se stesso, fallo aprire come un fiore

A chi è aperto come un fiore, salvalo dalle intemperie

A chi scappa una lacrima quando sente qualcosa che gli ricorda l' Amore, donagli unità e pace

A chi riesce a stare in mezzo alla gente e regalare un sorriso col cuore, donagli la forza per sorridere nuovamente

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Perché il loro amore è tutto ciò che può dare vita anche a te stesso

Ama, sappi cos' è l' amore dentro te, perché quando ti verrà donato saprai riconoscerlo ed amarlo.

Ama il cuore, ama l' amore, ama la vita e tutto ciò che ti circonda

Una cosa sola c' è dentro di te, donala incondizionatamente e verrai riempito subito e costantemente dello stesso Amore che saprai dare.

 

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