UNA VITA ORDINARIA

DEL SENSO DI COLPA


Che strani scherzi gioca il senso di colpa, quando, per giustificarsi, si interpreta ogni episodio in modo da autoassolversi, alterando fatti e circostanze.Perchè, spesso, non si è abbastanza maturi, nonostante l'età, da assumersi la propria parte di responsabilità, che sempre c'è.Ogni azione, ogni parola pronunciata provoca delle conseguenze, chi fa una domanda è responsabile della domanda che ha fatto, chi risponde, è responsabile di avere riscelto se rispondere, e in che modo.Le due parti sono ugualmente responsabili, ciascuno per sè.Chi provoca e chi reagisce alla provocazione, sono ugualmente responsabili, ciascuno per la propria parte, così come chi lascia e chi è lasciato: dove ci sono due persone in relazione, sempre ci saranno due corresponsabilità.L'incontro con persone che, quando qualcosa va male, non hanno mai colpe, destabilizza, fa sentire inadeguati e sbagliati, finchè non capisci il meccanismo manipolatore tipico del passivo aggressivo, che ti rovescia addosso tutte le colpe del mondo e spesso per farsi forza cita gli altri e li mette in mezzo, "non lo dico solo io, sapessi gli altri", altri che ovviamente non vengono mai citati col nome, ma solo in modo general generico, adducendo ragioni di discrezione.Non avendo mai negato i miei errori, neppure da bambina, ho capito questo giochino da anni, e non ci casco più.Per questo rifiuto assolutamente di addossarmi le "colpe" degli altri, mi assumo la mia parte di responsabilità, ma il fardello degli altri no grazie.