Oggi piove.E Milano somiglia ad un quadro livido, espressionista. Nuvole grigie incombono sul traffico vorticoso, luci di fari, bagliori di metallo in lento movimento, urla di clacson nel giorno che nasce. Il tunnel d'ingresso della metropolitana, percorso da fiumi di persone che camminano rapidamente, trascinano borse, valigie ,ventiquattrore.Stazionano, s’intersecano, fanno la fila davanti alle biglietterie, entrano in Bar dai nomi sudamericani, osservano gli zingari che chiedono l'elemosina, clown tristi che ridono di se' stessi.E ombrelli.Dall'alto come meduse impazienti e veloci, di una razza nuova,appaiono e scompaiono agli ingressi dei palazzi, dei negozi, degli uffici.Mi fermo e aspetto la prossima marea.
QUI, occhi che sanno parlare.