La vita come viene

Ciao, Vecio.


E poi lo senti arrivare. L'autunno.Perche', anche se fa ancora caldo, la malinconica sciarpa autunnale comincia a lambirti il collo.Sara' perche' le castagne ed i funghi sono arrivati. O sara' perche' il "Baggina" e' morto.Il "Baggina" era il vecio per antonomasia dei motociclisti di Milano.I milanesi chiamano cosi': "Baggina", ironicamente i vecchi. Con lo stesso nome della storica casa di riposo per anziani di Milano. Ad oltre 80 anni continuava a fare ogni estate la mitica Milano-Taranto su una Gilera quasi piu' vecchia di lui. E' quest'anno era al settimo cielo perche' aveva anche vinto la sua categoria. Era da sempre il Presidente del motoclub, burbero, pratico, e generoso come un vero milanese.Era stato un pezzo grosso nelle banche, ma ne parlava malissimo, ne era schifato.Per me e' morto nel modo che voleva, gli e' letteralmente esploso il cuore in petto mentre andava su e giu' per i monti in Trentino con una delle sue tante moto d'epoca, un Bmw R65.Mi piace pensare che tu fossi girato da un'altra parte a guardare una moto al tuo funerale, e non abbia visto i tuoi figli vendersi le moto, le tue amatissime moto, gia' durante la messa.. che schifo..E mi piace pensare che il cuore gli sia esploso per la gioia, al colmo della felicita' mentre affrontava le curve col vento nel casco ed il sole a baciare le parti cromate del suo cavallo da vento.Addio, Giorgio.. Addio "Baggina".Qui il mio funerale jazz per te..