La vita come viene

LEGGENDO CHILOMETRI DI PAROLE.


Avevo sei anni, era il 1970.Il 1° ottobre sarebbe cominciata per me l'avventura scolastica.
Una settimana prima dell'inizio della scuola, iniziai ad esplorare le parole del fumetto di Topolino che non abbandonavo mai.Cercavo ogni mattina appena sveglio di decifrare quei segni strani che spiegavano perche' Paperino s'infuriava o Zio Paperone rideva sganasciandosi.Ma rimanevano sempre piu' misteriosi che mai nonostante i miei sforzi per comprenderli.Due giorni prima dell'inizio della scuola, mi misi l'anima in pace e decisi di aspettare il primo giorno di scuola per leggere finalmente quei segni nelle nuvolette bianche che uscivano dalla bocca dei paperi.Ero convinto che avrei imparato a leggere il primo giorno di scuola. Infatti, appena uscito dalla scuola, corsi a casa a prendere il fumetto da sotto il cuscino e cercai di leggere le parole.
Non ci riuscivo e per la delusione cominciai a piangere sommessamente.Arrivo' mia zia, che aveva solo pochi anni piu' di me e che mi aveva gia' svelato i segreti del mangiadischi permettendomi di cambiare i dischi mentre lei ed i suoi amici ballavano."Ma che piangi a fare?" disse ridendo.E quando comprese il motivo, scoppio a ridere in una risata contagiosa e consolatoria che mi fece sorridere di nuovo.Poi mi tenne li' finche' non riuscii a distinguere qualche lettera, a svelare finalmente i primi misteri di quei segni neri e tortuosi, imparai ben poco, ma quel poco per me fu come scoprire la pietra filosofale.Il giorno dopo tornai a scuola, e mentre inanellavo come si faceva allora righe su righe, fogli di aste e bastoncini, mi sforzavo ogni tanto di riconoscere quelle poche lettere apprese dalla zia sui fogli che vedevo attaccati al muro dietro di me.Da allora ho letto migliaia di chilometri di parole, ho girato il mondo a cavallo delle lettere, sono salito sulle vette dei primi articoli letti dall'Espresso di mio cugino negli anni '70, nelle giungle dei libri di Salgari, ho studiato sussidiari ed antologie, i fumetti di Alan Ford e Andrea Pazienza, "La Recerche " di Proust e gli abissi infernali di Stephen King.In un viaggio che non avra' mai fine, chilometri di parole mi attendono ancora da divorare voracemente, a saziare una fame che non si placa mai.  Miles Davis & John Coltrane- SO WHAT